Le origini di Corchiano possono esser fatte risalire ad un periodo precedente a quello etrusco, quando la zona era abitata dalla popolazione Falisca. Molto probabilmente l'antica Fescennium sorgeva proprio sul sito dell'attuale abitato. Di queste origini rimangono le numerose tombe e necropoli scoperte nei dintorni, e l'usanza, tuttora in uso, dei Canti Fescennini, componimenti satirici che originariamente erano realizzati in occasione delle feste dedicate al raccolto, ed erano caratterizzati da invettive e scherzi tanta temuti dai Romani per la loro violenta ironia da renderli vietati con un'apposita legge. Nel Medioevo, sotto lo Stato Pontificio, Corchiano si sviluppò notevolmente: fino all'VIII secolo fu sottoposto a Viterbo, nel XIV secolo fu feudo dei Savelli, per ritornare poi al patrimonio di San Pietro fino all'unità d'Italia. Durante il periodo napoleonico fu occupato, per breve tempo, dalle truppe francesi. Numerose le Chiese di pregio da menzionare: dalla la basilica di San Biagio (con gli affreschi di Lorenzo, Antonio da Viterbo e Pancrazio Jacovetti da Calvi), alla chiesa della Madonna del Soccorso, iniziata nel XVI secolo, con all'interno la superba cappella del Paradiso (dipinti di Lorenzo, Bartolomeo e Alessandro Torresani), sino alla chiesa di Sant'Egidio (con affreschi di Bartolomeo e Alessandro Torresani).