E' un piccolo centro, in cui sono emerse testimonianze che vanno dall'epoca etrusca a quella romana; ritrovamenti archeologici rivelano il passaggio di Goti, Bizantini, Longobardi e, per finire, dei Franchi di Carlo Magno, grazie al quale Lubriano fu restituito alla Chiesa e alla tutela di Orvieto. Il paese subì poi l'invasione di Federico Barbarossa, in seguito alla quale vennero innalzate, come in molti altri feudi che gravitavano nell'orbita di Orvieto, delle possenti fortificazioni. Impegnatosi con la Chiesa a rimanere fedele al comune di Orvieto, Lubriano non tenne fede alle sue promesse e divenne, anzi, uno dei luoghi da cui più frequentemente partivano gli assalti contro il più grande Comune. Conteso tra Bagnoreggio e la potente famiglia dei Monaldeschi, fu appannaggio di quest'ultima solo dopo la nomina di Bonifacio IX, con la quale, ristabilita la pace all'interno dei territori dello Stato pontificio, i Monaldeschi furono costretti a trattare la pace con Orvieto e i comuni circostanti. Fu così che, tra una guerra e l'altra, riuscirono a mantenere il possesso del castello di Lubriano fino alla metà del '500 quando, con il passaggio dei Lanzichenecchi, nel 1527, il loro potere non iniziò a vacillare. Fu così che, sul finire del XVI secolo, Lubriano torna far parte dei numerosi possedimenti della Reverenda Camera Apostolica. Tra le testimonianze più importanti ricordiamo la Chiesa di Santa Maria del Poggio e la Torre medievale dei Monaldeschi dove si gode di una splendita vista della Valle dei Calanchi.