Immerso nel verde ed in una posizione che permette di avvistare il Monte Amiata, il Monte Rufeno, il fiume Paglia e la campagna toscana. Secondo la leggenda Proceno fu fondato da Porsenna e, fin da allora, dovette sempre fare i conti con gli invasori: il passaggio della via Cassia favoriva non solo gli scambi culturali ma anche le prepotenze dei più forti. Fu così che la popolazione si accinse presto ad un'ampia opera di fortificazione muraria che, in ogni caso, non bastò a tenere a freno le mire espansionistiche di Federico Barbarossa. Negli anni successivi Proceno dovette sottostare alla egemonia di Orvieto; fu quindi governato da varie signorie, tra le quali la più importante fu quella degli Sforza. Il paese offre al turista la possibilità di visitare alcuni monumenti ed un importante museo, il Museo della vita contadina, dove sono esposti attrezzi antichi ed ormai in disuso, strettamente legati alle radici storico-culturali del paese. Tra le chiese, le più interessanti sono quella di San Martino, costruita nel XIV secolo, che custodisce importanti opere di epoche diverse, e quella di Santa Maria della Neve, sul cui portale è scolpito uno stemma raffigurante i simboli del paese: il maiale e le chiavi di Porsenna.