Situata in collina, domina dall'alto il versante settentrionale del lago di Bolsena del quale offre una splendida visione panoramica. Il borgo antico, denominato San Lorenzo alle Grotte fu abitato dagli Etruschi a partire dal 770 a. C. Grazie al passaggio della via Cassia ebbe sempre una grande importanza strategica tanto da fomentare continue lotte tra vari signorotti locali e la Chiesa, tanto che papa Pio VI quando fu deportato in Francia, volle passare di qui per salutare la città. Nel XIII secolo San Lorenzo venne ceduto, dalla Contessa Matilde di Canossa, alla Chiesa. Insieme ad altre terre confinanti andò a costituire la provincia di Val di Lago e si trovò così sottoposto alla Repubblica di Orvieto, ma per poco: nel 1359 il cardinale Albornoz ricondusse la provincia di Val di Lago sotto la tutela della Santa Sede. A partire dal 1774 si ricostruì l'intero borgo rurale seguendo la sapiente progettazione dell'architetto Francesco Navone: il centro presenta ancora oggi la stessa struttura urbanistica ed architettonica di allora. La Chiesa Collegiata di San Lorenzo Martire risale al XVIII secolo ma contiene molte opere di epoche anteriori tra le quali due importanti tele di Jacopo Zucchi. Tra le altre basiliche minori menzioniamo la Chiesa rurale di Torano (o Turano) e la Chiesa di Santa Maria Assunta.