Il paese, situato su un pianoro e cinto da dirupi, ha origini molto antiche. Fiorente centro al tempo degli Etruschi e dei Romani subì anche l'attacco dei Barbari. Contrariamente a quanto avvenne per altri paesi però, fu prontamente ricostruito e proprio a carico dei suoi invasori: nel 757 Desiderio, re dei Longobardi, ne fece una fortezza inespugnabile. Nel tempo, per far fronte alle continue pretese accampate dalle famiglie potenti e soprattutto da Viterbo, Vitorchiano chiese l'aiuto di Roma: da allora un patto indissolubile la legò alla Città Eterna. La Chiesa della SS. Trinità edificata nel secolo XIV, custodisce opere di grande valore artistico, come l'Annunciazione di Valentino Pica, del 1514. Pregevoli, inoltre, una tela seicentesca di Domenico Corvi raffigurante la Morte di San Giuseppe, e un'urna lignea, finemente decorata in oro, in cui sono contenute le spoglie di Sant'Amanzio, patrono della città.