La considerevole quantità di portali, finestre, stemmi e elementi architettonici, ci danno, nella loro stratificazione, l'idea di continuità che Blera ha subito nel corso dei secoli. Partendo dalla piazza Nova ricavata recentemente dalla demolizione della porta meridionale di un moncone di torre, della cinta muraria e di un giardino, si accosta all'antica fila di arcosoli scavata nella parete di tufo che indica il tracciato dell'antica strada che scendeva verso il Rio Canale. Raggiungendo la località Orto Silvano si scorgono le necropoli rupestri di Ponton Graziolo, il Terrone e la Casetta, a tratti nascoste dalla vegetazione. Davanti alla fontana principale possiamo visitare la Chiesa del Suffragio e tornando alla volta del paese, scorgiamo un ampio belvedere collocato verso il Biedano. Proseguendo dentro il paese, per via Roma sono situati sul lato destro il Palazzo Tornaforte, attualmente sede del Comune. Nei pressi è visibile anche il Palazzo del Barone (o Palazzaccio), antica dimora degli Anguillara distrutta nel XVI secolo durante una sommossa del popolo ribellatosi al Barone e ricostruita nella seconda metà del XIX secolo. La Chiesa Collegiata titolata a Maria Assunta in Cielo e San Vivenzio, presenta caratteristici portali e finestre cinquecentesche, sull'architrave di una delle quali è riportata un'iscrizione e la data di costruzione “1538”.