Via Saffi, 49 01100 VITERBO     |     provinciavt@legalmail.it     |     0761 3131

Aree Archeologiche

Comune
Ischia di Castro
Denominazione
Siti archeologici di varia natura
Localita
Castro
Tipologia
Area archeologica
Ente Gestore
Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale
Orario Di Apertura
Accesso libero
Costo Ingresso
Ingresso libero
Descrizione
L'area archeologica delle necropoli etrusche e della distrutta città rinascimentale di Castro, di cui Ischia ha ereditato non soltanto il nome e la notevole entità culturale, ma l'intera estensione territoriale è ricchissima di storia. I resti della città si estendono per una superficie di circa 3 ettari su uno sperone di tufo, a 230 metri di quota, circondato dal fiume Olpeta e dal fosso delle Monache, che ne costituiscono la naturale difesa. Le rovine disseminate sono nascoste, sotto un basso strato di terra, da una fittissima vegetazione. L'insediamento, di probabile origine villanoviana, divenne in epoca etrusca uno tra i più importanti e prosperi centri dell'Etruria meridionale (come dimostrano le ricche necropoli che lo circondano) da identificarsi secondo alcuni studiosi con Statonia, città etrusca citata da Plinio e da Vitruvio, prefettura romana dopo il 280 a.C. Ma il dibattito scientifico su tale identificazione è ancora aperto. Centro fiorente a partire dal VII secolo a.C. e soprattutto nel VI, conobbe nel V una crisi (sono infatti inconsistenti i dati relativi a questo periodo), per riprendersi poi nel IV secolo fino in età romana, epoca in cui la città etrusca diventa prefettura e acquisisce il nome tramandatoci: Castrum, accampamento, fortificazione. Nel VII sec. d.C. a Castro viene trasferita la sede vescovile di Bisenzio, distrutta dai longobardi. Nel 749, in seguito alla distruzione della città di Vulci da parte dei Saraceni, Castro (chiamata allora Castello di Madonna Felicita, nome derivato probabilmente dalla proprietaria del momento), fu scelta per la nuova sede episcopale.
Note
Vista la difficoltà di accessibilità di alcuni siti archeologici si consiglia di effettuare la vistita in autunno - inverno, con abiti adatti, magari accompagnati da una guida locale.
 
Valuta questa Pagina
stampa