Estivo: dalle 10 alle 18 - Invernale: dalle 9 alle 17; aperto tutto l'anno anche a Capodanno, I maggio, Natale e tutti i lunedì
Ingresso: euro 8, ridotto 5 (cittadini di età inferiore ai 18 anni e superiore ai 65 anni): 16 euro per nuclei familiari fino a cinque componenti
Le necropoli dell'età del ferro, con i loro distinti nuclei, originarono gli estesi sepolcreti di Vulci. Le migliaia di tombe, che coprono un arco di 13 secoli, dal IX a.C. al IV d.C., attorniano con un esteso anello l'abitato e sono localizzate sui pianori e sui ripidi fianchi del Fiora. Non avendo Vulci, come Tarquinia o Cerveteri o le necropoli rupestri, un consistente strato roccioso che permette per la sua solidità di scavare tombe a vari livelli, e quindi di scendere in verticale, in profondità, è costrtetta a disseminare le sue tombe per vasti piani orizzontali sotto la copertura di duri strati di travertino. Dallo scavo sono emersi tesori d'arte che hanno caratterizzato la storia di un popolo nel corso di millenni. Fibule d'oro e di bronzo, oreficerie di ogni genere, anelli, collane, lamine d'oro sbalzate, diademi aurei, bronzi fusi, candelabri, tripodi, vasellame vario, statuette votive, sculture in nenfro, vasi corinzi, attici a figure nere e rosse, ceramica acroma a vernice nera, sarcofagi, cippi, are, capitelli e affreschi.