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Testo
ABUSI EDILIZIA
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Consiglio di Stato, Sez. IV, sent. 26 settembre 2008 n. 4659
Gli atti sanzionatori in materia edilizia - attesa la loro natura rigidamente vincolata - non risultano viziati ove non siano stati preceduti dalla comunicazione dâavvio del procedimento (nella specie peraltro è stato rilevato che lâordinanza di demolizione era stata preceduta da una ordinanza di sospensione dei lavori e, quindi, lâinteressato era di fatto a conoscenza della pendenza del procedimento, nel quale dunque poteva intervenire).
Requisiti dellâordinanza di demolizione sono lâesistenza della condizione che la rende vincolata, cioè lâaccertata esecuzione di opere abusive, ed il conseguente ordine di demolizione, non anche la specificazione puntuale della portata delle successive sanzioni, richiamate nellâatto quanto alla tipologia preordinata dalla legge, ma recate con successivo, eventuale provvedimento. Eâ pertanto legittima lâordinanza di demolizione di unâopera abusiva che non contenga la indicazione dellâarea di sedime da acquisire al patrimonio comunale in caso di inerzia dellâingiunto, atteso che, ai sensi dellâart. 7 della L. n. 47 del 1985, siffatta specificazione è elemento essenziale del provvedimento di accertamento della mancata ottemperanza alla demolizione.
Anche se sussiste lâobbligo per la P.A. di pronunciarsi sulla domanda di condono prima di adottare provvedimenti repressivi di abusi edilizi, deve tuttavia ritenersi che il giudice possa tenere conto della assoluta non condonabilità dellâopera, specie sotto il profilo temporale e vincolistico.
Data
martedì 30 settembre 2008
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