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Indici della Rassegna

Titolo
PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO
Argomento
Espropri
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali: - Consiglio di Stato Sez. IV Sent 27 NOVEMBRE 2008 n. 5856 Riferimenti normativi: Art. 43 D. P. R. 327/2001 –
Testo
Rientra nella competenza del dirigente l’adozione dell’atto di acquisizione coattiva sanante di aree al patrimonio indisposizione dell’ Ente Locale.

In base all’art. 48 del Decreto Legislativo 267/2000 la giunta, quale organo di governo, collabora con il sindaci o presidente della provincia nel governo di tali Enti, compiendo tutti rientranti ai sensi dell’art. 107 commi 1 e 2 nelle funzioni degli organi governo non riservati al consiglio, al sindaco o al presidente dell’amministrazione provinciale.
Il successivo art. 107 conferisce ai dirigenti la direzione degli uffici e servizi, riconoscendo in capo a tali organi amministrativi di adempiere a tutti i compiti compresa l’adozione di atti e provvedimenti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno e l’attuazione dei programmi ed obiettivi definiti con gli atti di indirizzo degli organi politici nel pieno rispetto del principio per cui i poteri di indirizzo e controllo politico – amministrativo spettano agli organi di governo dell’ente, mentre la gestione amministrativa, tecnica è attribuita ai dirigenti mediante autonomi poteri di organizzazione delle risorse umane, strumentali e controllo.
Tale ripartizione delle competenze è alla base della sentenza riportata in epigrafe, avendo il dirigente adottato il provvedimento - all’art. 43 D.P.R. 327/2001 – sulla base di una precedente deliberazione della Giunta con la quale era stato conferito al dirigente l’emanazione del predetto provvedimento.
La deliberazione si configura come un atto di indirizzo dell’organo politico, ai sensi dell’art. 48 D. Legislativo 267/2000, che, rivolto al dirigente, si pone quale atto presupposto della competenza da questi esercitata.
Entrambi gli atti risultano attuativi delle scelte programmatiche effettuate dal Consiglio Provinciale con l’approvazione di un unico programma generale.
Trattandosi di provvedimenti esecutivi si è fuori della previsione dell’art. 42 comma 2 lettera l) del Testo Unico Enti Locali il quale attribuisce ai consigli gli acquisti e alienazioni immobiliari.
Il medesimo articolo comunque, espressamente deroga a tale conferimento qualora gli atti risultino attuativi di una volontà validamente manifestata dall’organo collegiale competente, esulando dalle sue attribuzioni per rientrare in quelle degli organi burocratici cui è conferito il compito di eseguire i programmi ed indirizzi formulati.
Al titolare del potere di gestione cui è conferito l’obiettivo di acquisire una determinata area per scopi di interesse pubblico è conferita una certa discrezionalità nella scelta del modo di perseguimento dell’obiettivo all’interno dell’ambito giuridico fattuale in essere.
Il dirigente competente è legittimato ad individuare le modalità maggiormente efficienti ed efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo nel rispetto di quanto previsto nell’indirizzo politico.
Risulta, pertanto, perfettamente legittimo, sotto il profilo della competenza, il provvedimento, emesso ai sensi dell’art. 43 D . P. R. 327/2001, di acquisizione al patrimonio dell’Ente Locale di un’area, qualora l’atto esecutivo sia adottato dal dirigente sulla base di un precedente conferimento dell’incarico elaborato dall’organo politico.
Autore
Dott. Stefano Grasselli
Data
mercoledì 31 dicembre 2008
 
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