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Argomento
Notizie in breve
Abstract
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Testo
La legge Finanziaria 2008 non ha comportato anche il divieto di cumulo nel caso di incarichi espletati presso diversi enti locali
Riferimenti Giurisprudenziali
- Tar Puglia, Lecce, Sez. I, sent. 12 febbraio 2009, n. 219
E
1 questo il principio con cui il Tar Lecce con la sen
tenza in commento ha accolto il ricorso proposto da
alcuni amministratori provinciali che ricoprono anche
altri incarichi in diverse amministrazioni. In particolare,
per il TAR con l'abrogazione da parte della L. n. 244/07
(Legge Finanziaria 2008) dell'art. 82, comma 6, del TU.
n. 267/00 (T.U.E.L.) - il quale, per i componenti degli
organi esecutivi degli Enti locali, autorizzava il cumulo
tra indennità di funzione e i gettoni di presenza per inca
richi ricoperti presso lo stesso Ente - in difetto di una
previsione espressa e in assenza di incompatibilità tra
cariche, non ha comportato anche un divieto di cumulo
nel caso di incarichi espletati presso diversi Enti locali.
Per il Giudice Amministrativo è pertanto illegittimo il
provvedimento col quale un Ente locale ha sospeso il
pagamento dell'indennità chilometrica e dei gettoni di
presenza a quei Consiglieri i quali, allo steso tempo,
svolgevano altri incarichi (in qualità di Sindaco,
Assessore comunale, Presidente del Consiglio comuna
le) presso enti diversi. Ha premesso in proposito il T.A.R.
Lecce che in materia è applicabile il principio della remu-
neratività delle funzioni pubbliche elettive; da tale princi
pio deriva che ogni eccezione a questo postulato debba
i
Responsabilità oggettiva del gestore della rete metropolitana...
Il dimensionamento della rete viaria, dunque, non può essere addotto come esimente di responsabilità in capo al gestore che, nella cura della manutenzione, deve avvalersi dei municipi ad esso sottoposti che, almeno in astratto, garantiscono un efficace controllo. Il fatto che il Comune avesse in concreto affidato la manutenzione della strada alla ditta specializzata, che non aveva adempiuto agli obblighi di riparazione o segnalazione del pericolo esistente, lascia desumere
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essere espressamente e inequivocabilmente manifestata, e non indirettamente da ricavare sulla base del generale contesto normativo o addirittura politico-mediatico (ed. riduzione dei costi della politica). E ciò anche ove si tratti di soggetti che rivestono più di una carica elettiva. Tale eccezione, nel caso di amministratori di enti locali, non risulta peraltro direttamente e chiaramente fomiulata dal legislatore, atteso che: a) il TUEL, come modificato dalla Legge Finanziaria 2008, non reca alcun espresso divieto di corresponsione di gettoni di presenza nei confronti di coloro che già ricoprono cariche pubbliche presso altri enti locali; b) l'unico divieto espresso riguarda il cumulo tra indennità e gettoni in relazione ad incarichi svolti presso lo stesso Ente; e) l'art. 83 del TUEL, dedicato appositamente al divieto di cumulo, non contempla tra le ipotesi ivi previste quelle relative agli incarichi espletati presso diversi enti locali.
Cassazione civile:
Solo le sentenze di condanna sono provvisoriamente esecutive
Riferimenti Giurisprudenziali
- Corte di Cassazione, Sez.II, sent. 26 marzo 2009, n.7369
À 1 di fuori delle statuizioni di condanna consequen-xjLziali, le sentenze di accertamento (e quelle costitutive) non hanno, ai sensi dell'articolo 282 Codice di Procedura Civile, efficacia anticipata rispetto al momento del passaggio in giudicato, atteso che la citata norma, nel prevedere la provvisoria esecuzione delle sentenze di primo grado, intende necessariamente riferirsi soltanto a quelle sentenze (di condanna) suscettibili di procedimento disciplinato dal terzo libro del Codice di Procedura Civile.
che l'Ente aveva esercitato la custodia sul tratto di strada incidentato.
L'accertamento delle qualità del soggetto titolare della custodia e della praticabilità ed esigibilità della stessa rende doverosa l'applicazione della nonna speciale contenuta nell'art. 2051 ce, in luogo della norma generale di cui all'art. 2043 ce. Dovendosi applicare l'articolo 2051, l'onere della prova del caso fortuito è completamente a carico del convenuto e solo tale scriminante può valere ad esonerare il custode dalla propria responsabilità.
Autore
Data
mercoledì 15 aprile 2009
 
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