Indici della Rassegna
Titolo
AFFIDAMENTO DEL PRIVATO PER EFFETTO DEL DECORSO DEL TEMPO
Argomento
Edilizia e urbanistica
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Campania, Sez. IV, sent. 5 maggio 2009 n. 2357
Testo
Il quesito sottoposto al Tar Campania concerne lâapplicabilità del principio giurisprudenziale dellâ affidamento del privato, ad una fattispecie di abusivismo edilizio, tutte le volte in cui dalla commissione dellâabuso ed il protrarsi dellâinerzia dellâamministrazione preposta alla vigilanza decorra un lungo lasso di tempo, tale da ingenera una posizione di affidamento nel privato.
La mera decorrenza del tempo rende lecita lâazione volta a reprimere lâinteresse pubblico a favore dellâinteresse privato.
La soluzione accolta dal Tar Campania (Tar Campania, Sezione IV, sent. 05.05.09 n. 2357).
La quarta Sezione del Tar Campania, con la sentenza in epigrafe, reputa di poter accoglire il ricorso e per lâeffetto annullare lâimpugnata disposizione dirigenziale N.62 del 7 febbraio 2008.
Per giurisprudenza consolidata, infatti, la repressione dellâabuso edilizio, disposta a distanza di tempo ragguardevole, richiede una puntuale motivazione sullâinteresse pubblico al ripristino dei luoghi. Sullâamministrazione grava lâonere di dare una congrua motivazione, che avuto riguardo anche allâentità e alla tipologia dellâabuso, indichi il pubblico interesse, evidentemente diverso da quello ripristino della legalità , idoneo a giustificare il sacrificio del contrapposto interesse privato (C.d.S., Sez. V, 04/03/2008, n 883).
Il contenuto della Sentenza in esame:
- Quando oggetto del giudizio è la contestata modifica della destinazione dâuso del manufatto (e non la modifica dellâaltezza del solaio di copertura), lâaccertamento peritale compiuto nel giudizio civile si dimostra del tutto irrilevante;
- Nella fattispecie in esame, lâimpugnato ordine di demolizione del 7 febbraio 2008 si fonda su un accertamento della Polizia Municipale compiuto il 31luglio 1987, per cui è evidente che, in applicazione del su indicato principio giurisprudenziale, lâamministrazione comunale avrebbe dovuto adottare una congrua motivazione sulle ragioni di pubblico interesse destinate a sorreggere lâadozione della misura demolitoria
- In tali casi, infatti, assume rilievo lâaffidamento determinato nella parte privata, la quale ben avrebbe potuto chiedere di usufruire- laddove lâordinanza di demolizione fosse stata emanata nellâimmediatezza dellâaccertamento- delle sopravvenute disposizioni normative del 1994 e del 2003 per la sanatoria delle violazioni edilizie.
Autore
Dott.ssa Mercedes Peroni
Data
venerdì 15 maggio 2009
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