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Indici della Rassegna

Titolo
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Argomento
Notizie in breve
Abstract
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Testo
AVVALIMENTO DEI REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
AD UNA GARA

Riferimenti Giurisprudenziali:
- Consiglio di Stato, Sez. V, Sent. del 12 novembre 2009 n. 7054.

Nelle gare di appalto, per la dimostrazione del possesso dei requisiti di ordine tecnico-finanziario di partecipazione, può farsi ricorso all’istituto dell’avvalimento anche in mancanza di specifica previsione del bando di gara.
Come risulta dal disposto dell’art. 48 della direttiva 18/2004/CE, sussiste la possibilità per un raggruppamento partecipante ad una gara di appalto pubblico di servizi di utilizzare i requisiti tecnici e finanziari di partecipazione posseduti da alcuni dei membri del raggruppamento medesimo.

CONCORSO PER L’ACCESSO AD UNA FASCIA FUNZIONALE SUPERIORE

Riferimenti Giurisprudenziali:
- Consiglio di Stato, Sez. V, Sent. 19 novembre 2009 n. 7248.

Alla stregua del vigente quadro costituzionale, come derivante dall’art. 97 Cost. nella lettura di “diritto vivente” operata dalla Corte Costituzionale, il concorso costituisce la regola generale per l’accesso ad ogni tipo di pubblico impiego, anche a quello inerente ad una fascia funzionale superiore, essendo lo stesso il mezzo maggiormente idoneo ed imparziale per garantire la scelta dei soggetti più capaci ed idonei ad assicurare il buon andamento della Pubblica Amministrazione.

ORDINANZA DI RIMOZIONE RIFIUTI ABBANDONATI

Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Sardegna, Sez. II, Sent. 4 novembre 2009 n. 1598.

Anche dopo l’entrata in vigore dell’0art. 192, comma 3, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (che nell’ultima parte riproduce, con identica formulazione, la disposizione di cui all’art. 14, comma 3, del D.Lgs. 5 febbraio 1997 n. 22), deve ritenersi che la competenza ad adottare ordinanze di rimozione di rifiuti abbandonati spetta al Dirigente. Infatti, anche se dette norme affidano al Sindaco il relativo potere, tuttavia le norme stesse vanno lette alla luce del principio di cui all’art. 107 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (T.U.E.L.), per il quale spetta ai dirigenti tutta l’attività di gestione, tra cui è ricompresa quella sulla rimozione dei rifiuti abbandonati.

PRESUPPOSTI PER L’ADOZIONE DEL DIVIETO DI SOGGIORNO IN UN COMUNE
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Toscana, Sez. II, Sent. 16 novembre 2009 n. 1676.

La misura di polizia del divieto di soggiorno in un Comune, prevista dall'art. 2 della L. 27 dicembre 1956, n. 1423, è diretta a prevenire reati e non a reprimerli; tuttavia, proprio per tale ragione, non appare sufficiente per l’adozione di tale provvedimento l’individuazione di un solo episodio delittuoso, essendo invece necessario il riferimento a concreti comportamenti, reiterati e inquadrabili in un lasso di tempo ristretto e attuale, così da rivelare una apprezzabile probabilità di condotte penalmente rilevanti da parte di un soggetto che, per la sua contemporanea condotta di vita, non dia affidamento sociale alla permanenza su un dato territorio con il quale non ha legami di nessun tipo.
Autore
Data
lunedì 30 novembre 2009
 
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