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Indici della Rassegna

Titolo
GARA: OFFERTA PERVENUTA CON PLICO ESTERNO LACERATO – ESCLUSIONE – ILLEGITTIMITA’
Argomento
Appalti
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali - Consiglio di Stato, Sez. V, sent. 20 maggio 2010 n. 3179
Testo
E' stato ritenuto in giurisprudenza che nei procedimenti concorsuali relativi a gara pubblica deve essere sempre salvaguardata la segretezza delle offerte, a fini di tutela dell'effettività della concorrenza tra i partecipanti.
La segretezza costituisce (infatti) una garanzia ineludibile della par condicio e comporta l'esclusione dell'offerta che sia stata inviata in plico non sigillato (Cons. St., sez. V, 3 novembre 2000, n. 5906).
Il plico deve giungere alla stazione appaltante con la sigillatura operata dal concorrente del tutto integra; non rileva, quindi, ai fini dell'ammissibilità, che gli eventi di alterazione della sigillatura siano successivi alla consegna del plico all'ufficio postale o all'agenzia di recapiti autorizzata.
Pertanto, secondo l’orientamento abituale, la mera circostanza che il plico sia pervenuto aperto alla commissione di gara implica l’esclusione della partecipante, indipendentemente dal soggetto cui sia addebitabile l’erronea apertura.

Secondo la giurisprudenza è infatti irrilevante che all’avvenuta lacerazione del plico si ponga rimedio con la sua successiva spillatura da parte dello stesso trasportatore in quanto verrebbe meno la soluzione di continuità della segretezza dell’offerta fra il momento in cui è uscita dalla sfera dell’offerente ed il momento in cui è giunta nella disponibilità della P.A..
Siffatto rigore, sostengono i Giudice della V sezione del Consiglio di Stato, è senz’altro giustificato qualora il plico contenente le offerte pervenga alla Commissione di gara in modo tale da non assicurare che l’apertura, del plico stesso, sia effettuata dalla Commissione pubblicamente in contraddittorio ed il giorno della gara e, pertanto, in circostanze tali da non consentire alcuna certezza in ordine al rispetto delle regole di legalità previste per lo svolgimento della gara.
La lacerazione della busta contenente l’offerta determina l’esclusione dalla gara quando consente la manipolabilità di quanto in essa contenuto in quanto, in questo caso, fa venire meno la garanzia di segretezza dell’offerta, alla cui tutela sono poste le clausole della lex specialis che richiedono la sigillatura dei plichi. Pertanto, la lacerazione del plico che non compromette la riservatezza del contenuto consente di ammettere il partecipante, perché non lede la segretezza dell’offerta, la parità di trattamento dei partecipanti e la trasparenza perseguite dalle norme in tema di chiusura dei plichi.
Ritiene il Collegio che sarebbe illegittima l’esclusione da una gara di appalto di un offerta il cui plico esterno sia pervenuto lacerato, nel caso in cui tale lacerazione non sia di entità tale da consentire l’accesso alle buste contenenti le offerte tecnica ed economica se non previa apertura del plico medesimo; in tal caso, infatti, appare conforme principio di ragionevolezza ritenere che la lacerazione sia tale da non compromettere il principio di segretezza delle offerte nelle gare d'appalto; il che consente l’applicazione del criterio di massima partecipazione.

[a cura del Geom. Renzo Graziotti]


Autore
Data
lunedì 31 maggio 2010
 
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