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Titolo
ORDINANZA DI RIMOZIONE DI OMBRELLONI PER IMMOBILI SOTTOPOSTI A VINCOLO STORICO ARTISTICO
Argomento
Edilizia e urbanistica
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Consiglio di Stato, Sez. VI, Sentenza 17 maggio 2010 n. 3055.
Riferimenti Normativi:
- Legge n. 1089 del 1939.
Testo
Le strutture ombreggianti pur se zavorrate a terra con contrappesi sono strutture facilmente amovibili e in quanto tali non assimilabili alle opere edilizie in sopraelevazione.
Rileva il Collegio, infatti, come la Sopraintendenza per i beni ambientali e architettonici non abbia sufficientemente valutato lo stato di fatto, dato che la natura precaria e amovibile delle strutture (tenuto conto che quantomeno le parti in tessuto possono rimuoversi con grande facilità ), in uno alla loro consistenza sul piano dei materiali che le compongono, non consentono detta assimilazione, se non a costo di una evidente dilatazione del contenuto del vincolo oltre ogni limite di ragionevolezza.
Non può farsi a meno di notare come nel caso di specie la società (appellante) gestisca legittimamente nellâimmobile vincolato unâattività funzionale ad organizzare cerimonie che comportino un notevole afflusso di persone, e che tale attività sia stata giudicata evidentemente conforme alla sua destinazione dâuso e compatibile con il vincolo storico-artistico sullo stesso gravante, dato che su tale immobile la predetta società ha realizzato significativi investimenti finanziari, provvedendo a rendere fruibile agli utenti (sia pur in funzione della destinazione commerciale esercitata) il bene culturale in questione.
La società appellante, pertanto, ha necessità di utilizzare gli spazi esterni per le cerimonie che si svolgono durante le stagioni calde ed a tal fine ha necessità di dotare quegli spazi di strutture ombreggianti.
Alla luce di quanto evidenziato, la necessità di allocare sul terrazzo degli elementi di arredo capaci di riparare dal sole la platea degli avventori si pone il linea con le suindicate esigenze di utilizzazione dellâimmobile in conformità alla sua destinazione dâuso, di tal che la scelta della tipologia relativa alle strutture ombreggianti, pur se non estranea al sindacato di compatibilità proprio dellâautorità soprintendentizia, dovrebbe essere da questâultima scrutinata con la finalità di trovare una soluzione che possa contemperare i diversi interessi in gioco.
Lâautorità preposta alla tutela del vincolo dovrà , pertanto, provvedere, abbandonando posizioni di negazionismo assoluto a dettare prescrizioni conformative degli interventi a farsi sullâimmobile vincolato, sorvegliandone la concreta attuazione in modo da raggiungere il più alto grado di concertazione possibile dellâinteresse pubblico sotteso al vincolo con quello privato alla più proficua gestione dellâimmobile culturale (nei limiti della sua consentita destinazione dâuso).
a cura del Dott. Roberto Bongarzone
Data
lunedì 31 maggio 2010
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