Indici della Rassegna
Titolo
AGLI AMMINISTRATORI ASSOLTI NON SPETTA IL RIMBORSO SPESE LEGALI
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali :
- Corte dei Conti, Sentenza n. 141/2011.
Testo
Gli Amministratori comunali e provinciali che in virtù dei loro incarichi si trovano coinvolti in procedimenti giudiziari anche se assolti, devono pagare di tasca propria lâassistenza legale necessaria per difendersi.
Lâassoluzione in sede penale non equivale, assiomaticamente, ad escludere che la condotta posta in essere dagli imputati non sia comunque in contrasto con gli interessi dellâAmministrazione di appartenenza
Eâ quanto sostiene la Corte dei Conti con la sentenza in esame in relazione ad un rimborso di spese legali ad amministratori coinvolti in un procedimento penale (imputati per reati connessi alla loro funzione di amministratori locali) concluso con sentenza di assoluzione, in presenza â nella fattispecie â di una chiara sussistenza di conflitto di interessi tra gli imputati e la parte pubblica.
Il caso preso in esame concerne il danno erariale scaturito dal rimborso di spese legali conseguenti a procedimento penale a carico dei componenti del Consiglio Comunale.
Evidenzia la Corte che la disciplina del rimborso delle spese legali per cause promosse nei confronti di pubblici dipendenti per attività svolte nellâesercizio delle loro funzioni è differente a seconda che trattasi di dipendenti statali, ovvero di dipendenti di regioni o enti locali.
La fattispecie in esame è regolata dallâart. 67 del DPR 13 ,aggio 1987 n. 268 che dispone testualmente che â1) lâente locale a tutela dei propri diritti e interessi, ove si verifichi lâapertura di un procedimento di responsabilità civile o penale nei confronti di un suo dipendente per fatti o atti connessi allâespletamento del servizio e allâadempimento dei compiti di ufficio, assumerà a proprio carico a condizione che non sussista conflitto dâinteressi, ogni onere di difesa sin dallâapertura del procedimento facendo assistere il dipendente da un legale di comune gradimentoâ; 2) âIn caso di sentenza di condanna esecutiva per fatti commessi con dolo o colpa grave, lâente ripeterà dal dipendente tutti gli oneri sostenuti per la sua difesa in ogni grado di giudizioâ.
Eâ chiaro, quindi, che il rimborso presuppone una valutazione â a monte - da parte dellâAmministrazione sia sullâindividuazione di un legale di âcomune gradimentoâ oltre che della complessità della prestazione professionale, ed è consentito solo in caso di assoluzione con formula piena che escluda in modo incontrovertibile la mancanza di dolo o di colpa grave.
Dalla lettura della sentenza si evince che, analizzati fatti e circostanze, non poteva in alcun modo essere legittimamente riconosciuto il rimborso di spese legale ai consiglieri per:
- palese sussistenza di conflitto di interessi;
- avere, loro stessi, dato corso con colpa grave ad atti contrari ai propri doveri dâufficio;
Da sottolineare la riconosciuta responsabilità anche del âconsulente legale dellâEnteâ che ha istruito la proposta di delibera ed espresso parere favorevole. Ai fini della individuazione di responsabilità , infatti, lâacquisizione di un parere favorevole non è elemento esimente.
a cura della Sig.ra Marisa Galletti
Data
giovedì 31 marzo 2011
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