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Indici della Rassegna

Titolo
Gara e validità delle offerte
Argomento
Appalti
Abstract
(Tar Lazio, sez. II - bis, sent. 5 marzo 2004, n. 2139)
Testo

? Il quesito
Può essere dichiarata deserta la gara se una delle due (numero minimo previsto nel bando) offerte rimaste in gara sia risultata anomala ?


? La risposta
Il quadro normativo di riferimento della sentenza in epigrafe va individuato nei principi di derivazione comunitaria relativi alla garanzia della concorrenza nelle procedure di appalto, che trova speculare corollario nelle finalità che sottendono sia alle disposizioni di cui all’art. 69 del R.D. n. 827/1924, sia di quelle di cui all’art. 76 del D.P.R. n. 554/99.
L’istituto dell’aggiudicazione in presenza di una sola offerta valida è tuttora regolato dall’art. 69 del R.D. n. 827/1924 che, limitatamente alle procedure di pubblico incanto e licitazione privata, prevede, per la legittima aggiudicazione della gara, il numero minimo di due offerte effettive, salvo diversa, espressa clausola del bando.
Rimane ora da chiarire se, in presenza di due imprese rimaste in gara, una volta considerata anomala l’offerta economica di una di esse:
a) venga meno il requisito della sussistenza di almeno due offerte valide (come previsto dalla lex specialis di gara);
b) deve, invece, ritenersi sussistente la presenza di due offerte valide, così qualificabili, allorché esse siano state ammesse per essere sottoposte al successivo giudizio di congruità sotto il profilo economico, e, l’eventuale anomalia di una offerta possa essere il presupposto per dichiarare la stessa non valida.
A tal proposito i Giudici del Tar Lazio hanno osservato che deve considerarsi invalida, o non appropriata, l’offerta che, per violazione delle regole speciali di gara o generali dell’ordinamento, non possiede i requisiti formali per essere esaminata e può, dunque, ritenersi solo apparentemente presentata, restando priva di qualsiasi effetto sulla procedura.

Valutare un offerta “non appropriata” postula, sotto il profilo tecnico, una così grave inadeguatezza dell’offerta da non consentirne un proficuo esame ai fini della partecipazione alla procedura e alla possibile aggiudicazione della gara.
L’offerta anomala, viceversa, è formalmente valida e viene giudicata non conveniente ed esclusa soltanto al termine di una fase della gara successiva all’ammissione ed alla valutazione comparata delle offerte ritenute valide.
Pertanto, sostengono i Giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio, che, nel caso in esame, la gara andrebbe comunque aggiudicata.

Autore
Renzo Graziotti
Data
lunedì 05 aprile 2004
 
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