Indici della Rassegna
Titolo
ORDINE DI DEMOLIZIONE E RESPONSABILE DELLâABUSO
Argomento
Edilizia e urbanistica
Testo
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Lazio, Roma, Sez. II BIS, sent. 8 febbraio 2012 n. 1246
I ricorrenti sono proprietari di un immobile per il quale era stata presentata domanda di sanatoria edilizia. Lâistanza di condono è respinta e viene ordinata la demolizione del fabbricato.
In primo luogo i ricorrenti contestano la validità dellâordine di demolizione non notificato al responsabile dellâabuso edilizio, che in specie è il proprietario precedente dante causa
Alla stregua di costante indirizzo giurisprudenziale, che fa applicazione dei principi vigenti nelle fattispecie successorie (inter vivos e mortis causa), lâacquirente di un immobile abusivo, o del sedime su cui sia stato realizzato il manufatto, succede in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo al precedente proprietario e relativi al bene ceduto, compresa lâabusiva trasformazione. Consegue che lâingiunzione a demolire produce validi effetti nei confronti del proprietario attuale della res immobilis, ancorché lâabuso sia stato commesso prima della traslazione del diritto di proprietà . Dâaltronde occorre distinguere tra lâillecito edilizio commesso, che ha carattere permanente, e lâordine di demolizione, che invece è una misura ripristinatoria che può essere posta a carico solo di chi è nella materiale disponibilità del bene e prescinde dal dolo e dalla colpa dellâobbligato.
Ma seguendo la medesima logica si può escludere che in caso di inottemperanza allâordine il proprietario attuale della res, non colpevole per lâabuso, debba subire lâeffetto sostanzialmente sanzionatorio dellâacquisizione al patrimonio comunale dellâarea di sedime, essendo sufficiente, in tal caso, lâoccupazione temporanea della medesima per lâesercizio del potere-dovere sostitutivo di esecuzione dâufficio dellâordine demolitorio da parte degli organi comunali. Questi concetti, ai quali la giurisprudenza è giunta in via ermeneutica, nel territorio laziale sono stati tradotti in disposizione normativa dallâart. 15, comma 5, della L.R. Lazio 11.8.2008 n. 15, che ha sancito il divieto per gli enti locali di procedere allâacquisizione dellâarea di sedime nel caso in cui il proprietario della stessa sia diverso dal responsabile dellâabuso.
Perciò occorre riconoscere lâillegittimità dellâordine di demolizione impugnato in questa sede, limitatamente alla parte in cui prospetta lâacquisizione gratuita al patrimonio dellâamministrazione in caso di inadempimento del destinatario dellâingiunzione. Per la restante parte lâordine a demolire è valido ed efficace e, in caso di inottemperanza dei destinatari, lâAmministrazione comunale potrà procedere dâufficio alla demolizione dellâimmobile previa occupazione dellâarea di sedime per il tempo necessario, ma senza acquisire la medesima in proprietà .
[Dott.ssa Marta Dolfi]
Data
mercoledì 15 febbraio 2012
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