Indici della Rassegna
Titolo
ATTI AMMINISTRATIVI
PREAVVISO DI RIGETTO NULLA OSTA
Testo
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Consiglio di Stato, Sez. VI sent. 27 marzo 2012, n. 1803
Riferimenti normativi:
- L. 241/1990
Lâart. 10 bis della L. 241/1990 stabilisce che nei procedimenti ad istanza di parte lâamministrazione, prima di adottare il provvedimento negativo, comunica al richiedente i motivi che ostano allâaccoglimento garantendo al proponente la possibilità di presentare osservazioni.
Dellâeventuale mancato accoglimento delle medesime si è obbligati a fare riferimento nel provvedimento finale.
Il preavviso si esprime in un mezzo partecipativo previsto esclusivamente, come recita la detta disposizione, nei procedimenti ad istanza di parte assumendo quale obiettivo quello di introdurre già nel procedimento amministrativo un contraddittorio per prevenire il successivo eventuale contenzioso e valorizzare il dialogo tra cittadini ed istituzioni.
Lâarticolo in esame parla di istanza ossia pretesa ad un bene della vita ottenibile mediante un provvedimento amministrativo; pertanto con il preavviso di rigetto si vuole garantire una partecipazione attiva del destinatario del successivo provvedimento alla formazione dellâatto.
Ne consegue che la norma trova applicazione nei casi previsti e, pertanto, il procedimento di controllo in sede statale del nulla osta paesaggistico sfugge alla predetta regolamentazione.
Si tratta, infatti, nel caso di specie, di una sequenza di secondo grado avviata dâufficio la quale si inserisce allâinterno di unâunica vicenda amministrativa seguendo la cesura procedimentale per il rilascio del provvedimento richiesto ad istanza.
Il preavviso di provvedimento negativo non si applica altresì nel procedimento in questione poiché lâiter ha lâobiettivo di ottenere in tempi molto ristretti lâannullamento dellâautorizzazione paesaggistica ovvero una valutazione di quei valori di cui il ministero attivato è titolare.
La necessità quasi immediata di un atto non è coerente con un preavviso di diniego il quale introdurrebbe unâulteriore fase con lâunico risultato di dilazionare la tempistica per lâemissione del provvedimento.
Lâesclusione del preavviso cui allâart. 10 â bis L. 241/1990, trova la sua giustificazione altresì sotto lâaspetto contenutistico poiché esso lungi dallâ essere unâ autonoma comunicazione dei motivi ostativi dellâaccoglimento della richiesta, ha un contenuto esattamente coincidente con quello dellâannullamento, determinando quindi una duplicazione di atti non utile.
Lâatto statale è rivolto alla tutela del vincolo paesaggistico ed ha come obiettivo la verifica della legittimità del provvedimento con i valori paesaggistici del luogo e più precisamente con la compatibilità dellâopera con gli aspetti caratterizzanti la zona in cui si colloca il manufatto da costruire.
Lâattività del Ministero è quindi intesa a verificare la corrispondenza tra i beni giuridici da tutelare e dei quali il ministero è espressione ed il mutamento dello stato dei luoghi.
Si tratta di una valutazione nella quale non può entrare il privato richiedente la sanatoria di un manufatto costruito in una zona vincolata.
Tutto ciò giustifica lâesonero al preavviso di provvedimento negativo in capo al ministero esercitante il controllo per il rilascio del necessitato nulla osta.
[ Dott. Grasselli Stefano]
Data
domenica 15 aprile 2012
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