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Indici della Rassegna

Titolo
REVOCA PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE
Argomento
Enti locali
Testo
Riferimenti Giurisprudenziali:
- TAR Campania, Napoli, Sez. V, Sentenza 3 maggio 2012 n. 2013.
Riferimenti normativi:
- D. Lgs. n. 267 del 2000.

L’art. 39 del D. Lgs. 267/2000 definisce il Presidente dell’Assemblea Consiliare, quale Presidente di tutto il collegio, nel suo ruolo istituzionale e di rappresentanza con il preciso e fondamentale compito, come qualsiasi organo apicale, di garantire e rappresentare l’istituzione pubblica, in funzione non strumentale all’attuazione dell’indirizzo politico, ma riferito al corretto funzionamento dell’istituzione in quanto tale.
In questa sua funzione, il Presidente ricopre un ruolo neutrale e la sua elezione è l’espressione dell’assemblea sulla capacità dell’eletto di farsi garante di quelle prerogative che è chiamato ad attuare.
Il suo ruolo di neutralità lo deve rendere equidistante da tutte le istanze politiche quale che posa essere la componete politica di appartenenza e la maggioranza che lo ha eletto.
Se questa è la funzione, solo ed esclusivamente la violazione agli obblighi dell’ufficio o della neutralità sarebbero idonei, teoricamente, a far venire meno il rapporto di fiducia costituendo una valida ragione per cessare dalla carica.
Pur se la norma statuale non indica nulla circa la durata in carica e l’ipotesi di cessazione, non per questo il Presidente gode di una posizione di stabilità assoluta, ponendolo al riparo da possibile revoca.
Le ragioni che sorreggono alla sua revoca possono essere collegate solo al cattivo svolgimento della funzione in riferimento all’organo assembleare nella sua complessità, sganciata dalla maggioranza che lo ha eletto.
Per l’espletamento del suo mandato, infatti, l’operato del Presidente non può essere soggetto ad una valutazione politica, non potendo essere rimosso dalla corica per il venir meno del rapporto di fiduciarietà politica, attenendo le ragioni della revoca esclusivamente all’esercizio della funzione tipica dell’ufficio presidenziale.
Il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale quale organo apicale che esercita funzioni nell’esclusivo interesse dell’Ente e la sua qualità di garante e rappresentante dell’Amministrazione Locale non possono che essere regolamentati nello statuto, il quale può introdurre solo le modalità e la forma attraverso le quali il Consiglio può far cessare anticipatamente dalla carica il Presidente.
Al di fuori di tale ambito e così come delineata la figura del Presidente dell’organo assembleare, è illegittima una deliberazione del Consiglio comunale con la quale viene revocato il Presidente sulla base di generici inadempimenti qualora la deliberazione sia stata adottata recependo una proposta di alcuni consiglieri senza verifica e valutazione della effettiva esistenza di tali inadempimenti e soprattutto senza alcun riferimento in concreto al venir meno della funzione e della correttezza della condotta presidenziale.

a cura del dott. Stefano Grasselli
Autore
Data
martedì 15 maggio 2012
 
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