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Indici della Rassegna

Titolo
L'orientamento del Tribunale di Viterbo in materia di riconoscimento delle mansioni superiori
Argomento
Pubblico impiego
Abstract
(Tribunale di Viterbo, sent. n. 06/2004)
Testo

Ai sensi dell’art. 56 del D.Leg.vo 29/1993 (oggi 52 del D.Leg.vo n. 165/2001), in materia di pubblico impiego, deve ritenersi preclusa l’applicazione della disciplina del rapporto di lavoro privato quanto allo svolgimento di fatto di mansioni superiori, occorrendo comunque un atto amministrativo e la p.a. è vincolata al riguardo ai casi espressamente previsti, previa concertazione dei criteri in sede di contrattazione decentrata.

Il contratto collettivo degli enti locali prevede invero, oltre all’emanazione del provvedimento dell’ente, anche l’osservanza dei presupposti di fatto formalmente previsti per lo specifico (posto vacante, concorso bandito, copertura finanziaria).

La retribuibilità dello svolgimento delle mansioni superiori è subordinata all’esistenza di una norma espressa che consenta sia l’assegnazione di tali funzioni, sia la correlata maggiorazione retributiva.
Nel caso in esame il giudicante ha anche avuto modo di accertare che il dipendente non ha svolto “ in maniera prevalente sotto il profilo qualitativo, quantitativo e temporale la mansioni superiori, pari al livello preteso rispetto a quello di inquadramento”.



NOTA: si omette – a garanzia del diritto alla riservatezza – ogni elemento che possa consentire l’individuazione del soggetto istante.
Si tralascia conseguentemente la premessa in fatto segnalando solo la parte motivazionale per quanto di interesse.

Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
lunedì 15 marzo 2004
 
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