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Non sono valide le transazioni sui diritti del lavoratore

Lavoro

(Cassazione, sez. lavoro, sent. 12 febbraio 2004, n. 2734)

? L'indirizzo della Corte d'Appello

Le transazione dei lavoratori sono valide se riguardano diritti disponibili, ovvero non tutelati da norme inderogabili.
L'art. 2113 c.c. stabilisce che non sono valide le rinunce e le transazioni che hanno per oggetto diritti del prestatore di lavoro derivanti da disposizioni inderogabili della legge e dei contratti collettivi.

Prevede, inoltre, che il lavoratore è tenuto ad impugnare le rinunce e le transazioni nel termine di sei mesi dalla cessazione del rapporto o dalla data del successivo accordo. Sono queste le condizioni per ottenerne l'annullamento.

Il Giudice di Appello comprende fa rientrare tra i diritti non disponibili, in quanto tutelati da norme inderogabili, solamente i diritti di natura retributiva e risarcitoria derivanti al lavoratore dalla lesione di diritti fondamentali della persona. Tra questi rientrano il diritto alla salute, il diritto al riposo settimanale, il diritto alle ferie.
Non possono essere ricompresi nel novero dei diritti indisponibili le transazioni aventi ad oggetto un'indennità di portata marginale.

? L'orientamento della Corte di Cassazione

La Corte di Cassazione sostiene che è riduttivo il riconoscimento di diritti indisponibili da parte del prestatore di lavoro soltanto in relazione alla lesione di diritti fondamentali della persona.
Detto orientamento escluderebbe la tutela per un'ampia gamma di diritti di natura retributiva, tra i quali, ad esempio, il compenso per il plus orario e relativi oneri accessori.

Sulla base del principio affermato dalla Suprema Corte le transazioni aventi ad oggetto diritti di natura retributiva possono essere impugnate e sono invalide ai sensi dell'art. 2113 c.c.

In questo modo la cassazione amplia la tutela dei lavoratori, in quanto parte debole contrattuale e mette così in forse gli accordi sottoscritti con il datore di lavoro aventi ad oggetto rinunce reciproche.

Dott.ssa Marta Dolfi

venerdì 27 febbraio 2004