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Indici della Rassegna

Titolo
Giudizio: necessità della delibera autorizzativa, convalida
Argomento
Diritto amministrativo
Abstract
(Corta di cassazione, sez. V, sent. 28 luglio 2004, n. 14220)
Testo
GIUDIZIO:
NECESSITÀ DELLA DELIBERA AUTORIZZATIVA
CONVALIDA

Riferimenti giurisprudenziali:
- Corte di Cassazione, Sez. V, sent. 28 luglio 2004 n. 14220

Riferimenti normativi:
- L. 142/1990
- d.Leg.vo 267/2000, artt. 6, comma 2°, 107
- D.Leg.vo 167/2001 , art. 16, comma 1, lett.f)

Con l’entrata in vigore del T.U., e nello specifico con la disposizione dell’art. 6 (che conferisce agli statuti il potere di definire i modi di esercizio della rappresentanza legale dell’ente ,anche in giudizio) ad un primo approccio, la dottrina - in linea con il principio della separazione dei poteri tra organi amministrativi e politici - aveva reputato che la instaurazione del giudizio rientrasse nell’ambito di scelte tecniche in luogo delle scelte politiche.

Successivamente si è avuto certezza che, seppur lo statuto possa intervenire stabilire autonomamente nella determinazione delle prerogative degli organi, non può modificare la ripartizione operata legislativamente della competenze attribuite.

Conseguentemente, quindi, il potere di rappresentanza dell’ente non può essere trasferito neppure per atto organizzativo o normativo interno a soggetti che seppur hanno la capacità di esternare il volere politico, non hanno la rappresentanza legale dell’ente che rimane unicamente in capo al Sindaco o Presidente della Provincia (o dei rispettivi organi vicari).

L’art. 50, comma 2°, del T.U. riconosce la rappresentanza legale al sindaco e presidente della provincia, non prevedendone la deroga.

Superato, quindi, un primo momento di incertezza, la giurisprudenza ha riportato nel giusto ambito interpretativo le disposizioni qui richiamate ed ha, in più occasioni confermato che “ il potere di deliberare l’azione o la resistenza in giudizio spetta alla giunta municipale e l’autorizzazione rilasciata al legale rappresentante non abilita anche la proposizione del ricorso per Cassazione per il quale occorre separata autonoma e distinto provvedimento”.

Certo anche che la delibera di autorizzazione della giunta, per rendere legittimo l’esercizio del potere di rappresentanza, attenendo a rapporti interni, può anche intervenire successivamente al rilascio del mandato al difensore ed alla scadenza dei termini processuali, ma sempre antecedentemente alla decisione della causa.

[a cura dell'Avv. Maria Teresa Stringola]
Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
venerdì 10 dicembre 2004
 
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