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L'autorizzazione per il lavoro straordinario può intervenire anche successivamente, in sanatoria

Pubblico impiego

(Consiglio di Stato, sentenza marzo 2005)

Nel rapporto di pubblico impiego il compenso per il lavoro straordinario può essere legittimamente liquidato solo se sussiste una preventiva e formale autorizzazione, da parte dell'amministrazione, allo svolgimento di dette prestazioni straordinarie.
Il presupposto di detto principio risiede nella necessità di verificare, nel rispetto dell'art. 97. Cost., la reale esistenza delle ragioni di pubblico interesse che rendono opportuno il ricorso a tali prestazioni.

Tuttavia, con la sentenza in epigrafe, il Consiglio di Stato ha precisato che "la predetta autorizzazione può intervenire anche in sanatoria, nel caso di prestazioni di lavoro straordinario espletate per improcrastinabili esigenze di servizio" e che "l'autorizzazione stessa è implicita nello svolgimento dell'attività cui il dipendente deve obbligatoriamente partecipare oltre il normale orario d'ufficio".

Dott.ssa Marta Dolfi

venerdì 06 maggio 2005