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Indici della Rassegna

Titolo
Divieto della reformatio in peius - limiti
Argomento
Pubblico impiego
Abstract
(Consiglio di Stato, Sez. IV, ord. 21 giugno 2005, n. 3251)
Testo

? Principi generali

In applicazione del principio statuito dall’art. 202 del Testo Unico degli impiegati civili dello stato (3/1957), il passaggio del dipendente tra amministrazioni è effettuato garantendo la conservazione del godimento degli emolumenti di natura fissa che caratterizzano la retribuzione, rimanendo esclusi dalla garanzia gli emolumenti di carattere eventuale elargiti come voce non fissa.


? Categoria dei Dirigenti

In considerazione della modifica del sistema retributivo del pubblico dipendente - e nella fattispecie dei dirigenti - occorre procedere all’analisi del concetto di stipendio e dei suoi elementi, con specifico riferimento alle variabili della retribuzione.

La retribuzione del dirigente è caratterizzata da vari componenti: stipendio base, indennità di funzione ed indennità di risultato.

Mentre, nulla quaestio per lo stipendio base, occorre, di contro, intervenire a chiarire come le indennità possano incidere sulla capacità economica del funzionario.

L’indennità di funzione varia in base all’ufficio assegnato (complessità, rilevanza della struttura) ed alla efficacia temporale dell’incarico; pur se presente il carattere della loro continuità nel tempo, muta il quantum laddove il dipendente sia destinato ad uffici diversi, ovvero sia collocato in disponibilità.

Né risulta di facile qualificazione la stessa indennità di risultato che, seppur voce ricorrente, varia sistematicamente di anno in anno correlativamente agli obiettivi assegnati ed ai risultati conseguiti.

Il carattere “non certo” delle dette indennità ha destato perplessità in seno al Supremo Consesso, perplessità che hanno suggerito il deferimento all’Adunanza plenaria per la individuazione dell’intangibilità del trattamento economico soprattutto laddove si proceda al passaggio tra amministrazioni.


? Categoria dei dipendenti non dirigenti

Le dette incertezze si possono rinvenire anche per i dipendenti – non dirigenti - laddove l’attuale forma di retribuzione è correlata, parallelamente a quella dei dirigenti, al raggiungimento degli obiettivi assegnati annualmente ed alla valutazione delle capacità dei dipendenti.

Dette voci non possono essere reputate ricorrenti se non oggettivamente, nel senso che, seppur corrisposte sistematicamente, l’incertezza è insita nel quantum che è connesso con l'apporto soggettivo del dipendente interessato, determinando variabilità retributiva in stretta correlazione con la dimostrata capacità personale.

Autore
Avv. M.Teresa Stringola
Data
venerdì 15 luglio 2005
 
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