Indici della Rassegna
Titolo
Accordo nella procedura e nuova offerta
Abstract
(Cassazione civile, sent.giugno 2005)
Testo
La Suprema Corte interviene a chiarire il rilievo che unâeventuale nuova offerta da parte dellâespropriante possa avere qualora lâindennità sia stata definitivamente concordata nello stesso procedimento espropriativo.
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A seguito dellâattivazione di una procedura espropriativa, la parte privata colpita dal provvedimento ablatorio conveniva innanzi alla Corte dâAppello il Comune, opponendosi alla stima della indennità offerta.
LâEnte locale convenuto si costituiva deducendo â tra le altre - che con atto precedentemente stipulato tra le parti era stata concordata la volontaria cessione delle aree de quibus.
Nellâindicato accordo la parte privata aveva rinunciato âa qualsivoglia azione giudiziaria in ordine allâammontare dellâindennità prevista ed al procedimento amministrativo sotteso allâoccupazioneâ.
La Corte dâAppello accoglieva lâeccezione difensiva del Comune.
Gli attori adivano la Suprema Corte di Cassazione, impugnando per diversi motivi la prima sentenza.
Sul punto in argomento i giudici di legittimità si sono espressi confermando/ribadendo il loro già maturato orientamento (Cassazione civile, sent. 11 febbraio 2005, n. 2859).
Allorché le indennità siano state definitivamente fissate per accordi tra espropiante ed espropriato ovvero per acquiescenza di questo, non può avere alcun rilievo unâeventuale nuova offerta dellâindennità da parte dellâespropriante.
Autore
Dott. F.A. Corrias
Data
venerdì 29 luglio 2005
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