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Titolo
L'esistenza di troppi bar non giustifica il diniego di licenza
Argomento
Diritto amministrativo
Abstract
(Tar Lazio, sent. novembre 2005)
Testo
Il ricorso ha ad oggetto l'ordinanza del Sindaco di Roma con la quale, su conforma parere della Commissione Comunale per la disciplina dei pubblici esercizi, è stato negato al ricorrente il rilascio dell'autorizzazione per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande.
Il ricorrente sostiene che l'amministrazione, nel disporre il rigetto della domanda di autorizzazione, si sarebbe limitata ad effettuare un generico riferimento ai parametri ottimali stabiliti dal Comune ed un altrettanto generico richiamo, imprecisato, al numero degli analoghi esercizi esistenti nella Circoscrizione.
Il Principio
I giudici del Tar Lazio, con la sentenza in epigrafe hanno precisato che: "pur nel dovuto rispetto della osservanza dei parametri numerici ottimali che, purchè legittimamente determinati, costituiscono il riferimento normativamente previsto per il rilascio delle autorizzazioni per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande (art. 3, L. n. 287/1991), va osservato che si rende tuttavia sempre necessaria la effettuazione, da parte del Comune, di un'apposita istruttoria onde accertare se per ipotesi sussistano, anche all'interno dei parametri, vigenti possibilità di rilascio di ulteriori autorizzazioni".
L'orientamento giurisprudenziale prevalente ritiene necessaria detta istruttoria al fine di verificare la concreta possibilità della esistenza di disponibilità all'interno degli stessi parametri, dovuta a rinunce, decadenze, revoche o altre ragioni, di autorizzazioni già concesse che consentano, pur senza violare il tetto numerico dei parametri ottimali, il rilascio di nuove licenze sì da soddisfare la domanda del richiedente.
Nella fattispecie specifica detta istruttoria non è risultata agli atti, di talchè è stato ritenuto illegittimo il provvedimento di diniego di rilascio di autorizzazione amministrativa per esercizio di somministrazione di alimenti e bevande al pubblico.
Autore
Dott.ssa Marta Dolfi
Data
martedì 06 dicembre 2005
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