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Indici della Rassegna

Titolo
Appalto di servizi pubblici a società "nipote" della p.a.
Argomento
Appalti
Abstract
(Conclusioni Avvocato Generale Cristine Stix-Hackl, gennaio 2006)
Testo
L’impresa partecipata interamente da enti locali, che persegue fini pubblici e che è soggetta, in concreto, al controllo pubblico, può vedersi affidata direttamente la fornitura del servizio, laddove detto controllo sia diretto tra ente e società pubblica e tra questa e la società derivata.

Il rapporto di autonomia deve risultare, in concreto, dall’esame delle disposizioni di statuto e deve essere garantito con riferimento non solo con riguardo alle decisioni di aggiudicazione degli appalti in generale o nello specifico, ma “deve estendersi alla gestione in generale della società” esercitando poteri ispettivi, direttivi e di nomina.

Per poter richiamare ed utilizzare l’eccezione Teckal deve essere provata la soggezione della società controllata all’ente controllante, che esercita un potere indiretto ma assoluto anche sulla società terza.

Conseguentemente “il criterio analogo a quello esercitato sui propri servizi può essere soddisfatto anche nel caso di imprese partecipate da più enti pubblici demandando al giudice nazionale la valutazione del caso concreto”.

Nel caso che ci occupa un comune vanta una partecipazione quasi del 100% delle quote di una società (Holding) che a sua volta vanta il 100% delle quote di altra società.

Ma ciò che deve essere reso decisivo al fine della legittimità dell’affidamento dell’appalto direttamente ad una società partecipata (“nipote” dell’ente locale) non è tanto la percentuale azionaria quanto il rapporto tra attività resa in favore della pubblica amministrazione e prestazioni rese in favore di terzi determinando ed accertando sia la quantità che la qualità delle dette prestazioni esterne.


Se in linea principale l’ente locale deve esercitare sul soggetto un controllo totale, dall’altro deve essere provato che anche la seconda società (NIPOTE) deve svolgere la parte preponderante della propria attività in favore e del comune e degli altri enti locali che la controllano prendendo a parametro anche i proventi delle attività svolte in favore dei soggetti detentori delle quote al fine di avere certezza delle finalità pubbliche perseguite.

Detta prevalenza deve risultare anche dalla possibilità di influenzare a nomina del consiglio di amministrazione e la dirigenza delle società, valutando i poteri del consiglio di amministrazione.

Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
mercoledì 25 gennaio 2006
 
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