Via Saffi, 49 01100 VITERBO     |     provinciavt@legalmail.it     |     0761 3131

Indici della Rassegna

Titolo
Espropriazioni per P.U.: giurisdizione del giudice amministrativo anche dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 204/04
Argomento
Espropri
Abstract
(Tar Puglia, ordinanza 13 marzo 2006)
Testo
L’ordinanza n. 188/06 emessa dal Tar Puglia, si inserisce nel dibattito giurisprudenziale sorto a seguito della pronuncia della Consulta n. 204/04 con cui veniva dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 34, comma 1, D.lgs 80/98, come sostituito dall’art. 7, L. 205/00, nella parte in cui attribuisce la competenza al Giudice amministrativo nelle controversie aventi ad oggetto “gli atti, i provvedimenti e i comportamenti” anziché “ gli atti e i provvedimenti” delle Pubbliche Amministrazioni e dei soggetti ad esse equiparati in materia di urbanistica ed edilizia.

Il collegio, nella suddetta ordinanza, pone una serie di distinzioni sull’espressione “comportamento”. In particolare ha evidenziato i vari tipi di collegamenti tra i comportamenti della P.A. e i provvedimenti amministrativi.

Sono stati pertanto individuati:

• Comportamento che è supportato direttamente e immediatamente da provvedimenti (collegamento diretto);

• Comportamento che presenta un collegamento indiretto e mediato con il provvedimento (collegamento indiretto e mediato);

• Comportamento che solo apparentemente è tale per omessa adozione del provvedimento autoritativo anche nel caso in cui sussistano i presupposti (collegamento funzionale);

• Mero comportamento quando non sussiste alcun collegamento né diretto né indiretto con un provvedimento amministrativo e tale da porre il privato e la pubblica amministrazione sul medesimo piano.


Nel caso di specie, i Giudici hanno ritenuto sussistere la giurisdizione amministrativa non solo nel caso di controversia relativa a terreni occupati a seguito di un decreto di occupazione di urgenza con irreversibile trasformazione e non seguito dal provvedimento ablatorio, ma, anche, per controversie aventi ad oggetto terreni non rientranti nel piano particellare di esproprio ma ugualmente occupati.

La fattispecie in esame, e, cioè, di terreni non ricompresi nel piano particellare e quindi prima occupati e poi irreversibilmente trasformati in assenza di un formale provvedimento, rientra nella categoria c) di comportamenti che hanno un collegamento funzionale e teleologico con il potere autoritativo.

Autore
Paolo Felice
Data
venerdì 24 marzo 2006
 
Valuta questa Pagina
stampa