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Indici della Rassegna

Titolo
Le multe fatte dalle pattuglie nascoste sono tutte annullabili
Argomento
Codice della Strada
Abstract
(Giudice di Pace di Mantova, sent. maggio 2006)
Testo
L’impiego degli strumenti misuratori della velocità collocati in posizioni nascoste rispetto alla sede stradale è stato oggetto di molteplici dibattiti ma nessun giudice di merito, ad oggi, aveva mai preso una posizione in materia.


Il Fatto

Nella fattispecie in esame un automobilista, multato per eccesso di velocità, rilevata con apparecchio autovelox nascosto, ha proposto ricorso eccependo, tra le altre, la violazione dell’art. 43 del C.d.S.


Il Principio

Il Giudice di Pace di Mantova, con la sentenza in epigrafe (pubblicata su “Italia Oggi” del 18 maggio 2006), ha accolto il ricorso sostenendo che “l’art. 43 del C.d.S. e l’art. 183 del regolamento di attuazione dello stesso codice prevedono che siano facilmente visibili a distanza, sia di giorno che di notte, gli operatori di polizia e i loro mezzi, anche mediante l’uso di appositi capi di vestiario e di autoveicoli con colori d’istituto. L’attività di controllo della circolazione stradale deve sempre ispirarsi, infatti, a principi di correttezza amministrativa e di trasparenza e non può comunque prescindere dall’osservanza di precisi obblighi connessi alla tutela del diritto di difesa dell’utente della strada”.

Alla luce della pronuncia in esame emerge, pertanto, che l’uso dei sistemi tradizionali per il controllo della circolazione stradale richiede la presenza evidente degli agenti accertatori; in caso contrario, tutte le multe elevate dagli stessi sono annullabili.
Autore
Dott.ssa Marta Dolfi
Data
martedì 30 maggio 2006
 
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