Indici della Rassegna
Titolo
L'appaltatore ha diritto di sollecitare l'approvazione di varianti se il successivo intervento normativo impone innovazioni progettuali
Abstract
(Cassazione Civile, sent. aprile 2006)
Testo
Ritorniamo sullâ argomento oggetto di precedente segnalazione (rassegna n. 18/2006) per sottolineare aspetti al momento sorvolati.
1) fermo il principio - sancito dalla normativa fondamentale in materia di appalti per lavori pubblici - di piena riserva alla sola stazione appaltante dellâemanazione dellâordine di sospensione delle opere al fine di provocare la predisposizione delle varianti laddove ne ravvisi lâ opportunità , non può consentirsi alla appaltatore lâesecuzione di addizioni e variazioni che ritenga indispensabili.
Le varianti determinano le modifiche del contratto e possono essere introdotte a seguito di manifestazione di volontà dellâorgano cui è riservata lâesternazione della volontà .
2) Anche in capo alla Pubblica Amministrazione committente è riconosciuto il dovere (opus) di cooperare per lâ esatto adempimento, obbligo che fa capo allâ appaltatore, compiendo le attività atte alla realizzazione del risultato utile, ossia alla soddisfazione dellâinteresse della stazione appaltante.
3) Lâ elaborazione delle varianti in corso dâopera possono configurarsi, quindi, come momento di cooperazione per rendere fruibile lâopera pubblica laddove lâintervento normativo imperativo impone modifiche per la tutela dellâincolumità ed integrità personale dei terzi.
4) Laddove, quindi, la stazione appaltante â benché formalmente diffidata ed invitata â abbia omesso la consegna delle necessarie innovazioni progettuali, ben può lâ appaltatore opporre lâimpossibilità sopravvenuta per fatto imputabile al contraente.
5) Né lâ esito positivo del collaudo è motivo di esonero da responsabilità della Pubblica Amministrazione verso i terzi.
Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
lunedì 05 giugno 2006
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