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Indici della Rassegna

Titolo
Abusi edilizi: l’acquisizione da parte del comune è automatica?
Argomento
Edilizia e urbanistica
Abstract
(Tar Campania, sent. luglio 2006
Testo
L’acquisizione al patrimonio comunale costituisce la reazione dell’ordinamento al duplice illecito posto in essere da chi, dapprima esegue un’opera abusiva e poi non adempie all’obbligo di demolirla.

L’orientamento maggioritario in giurisprudenza ritiene automatico il meccanismo dell’acquisizione. Sostiene detto orientamento che, alla luce dell’articolo 7 della legge 47/1985, comma 3, “se il responsabile dell’abuso non provvede alla demolizione e al ripristino dello stato dei luoghi entro 90 giorni dall’ingiunzione, il bene e l’area di sedime… sono acquisiti di diritto gratuitamente al patrimonio del comune”.
L’acquisizione da parte del Comune dell’immobile abusivo e dell’area di sedime avverrebbe, pertanto, ipso iure, a seguito dell’emissione dell’ordinanza sindacale di demolizione, allo spirare del novantesimo giorno dalla notifica della stessa all’intimato, ove questi non vi abbia prestato ottemperanza.

Con la sentenza in epigrafe, per contro, il Tar Campania mette in discussione l’automaticità del meccanismo di acquisizione imponendo alla p.a. di eseguire determinati adempimenti prima di acquisire il bene.

L’acquisizione gratuita viene interpretata quale sanzione prevista per il caso dell’inottemperanza all’ingiunzione di demolire. Da questa sua natura discenderebbero importanti implicazioni pratiche:

1. l’ingiunzione di demolire può riferirsi esclusivamente al responsabile dell’abuso non potendo operare nella sfera di altri soggetti e, in particolare nei confronti del proprietario dell’area quando risulti in modo inequivocabile la sua completa estraneità al compimento dell’opera abusiva o che, essendone venuto a conoscenza si sia adoperato per impedirlo con gli strumenti offertigli dall’ordinamento.
2. il proprietario estraneo all’abuso non può subire la perdita della propria area. Conseguentemente, qualora non ricorrano i presupposti per l’acquisizione gratuita del bene, come nel caso in cui l’area sia di proprietà di un terzo, la funzione ripristinatoria dell’interesse pubblico violato dall’abuso, sia pure ristretta alla sola possibilità della demolizione, rimane affidata al potere-dovere degli organi comunali di darvi esecuzione d’ufficio. Ciò senza che a tal fine necessiti la preventiva acquisizione dell’area che, se di proprietà del terzo estraneo all’abuso, deve rimanere nella titolarità di questi, anche dopo eseguita d’ufficio la demolizione

Autore
Dott.ssa Marta Dolfi
Data
venerdì 14 luglio 2006
 
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