Indici della Rassegna
Titolo
Gli assessori non possono decidere e controllare il lavoro dei vigili urbani
Abstract
(Tar Toscana, sent. luglio 2006)
Testo
Il Fatto
Un dipendente di un Comune, con la qualifica di istruttore di vigilanza ed in quanto tale responsabile dellâUfficio di Polizia Municipale, impugnava la delibera di giunta con cui lâamministrazione aveva deciso di ripartire fra i singoli componenti dellâUfficio di Polizia Municipale talune materie âritenute rilevanti per la vigilanza dellâassetto del territorioâ disponendo che âlâattività a costoro affidata doveva essere svolta previa informazione e direttive con gli assessori competentiâ.
Secondo il ricorrente le determinazioni impugnate sarebbero state assunte disattendendo che la normativa di settore accorda una particolare posizione di autonomia organizzativa al corpo di polizia municipale ed in particolare al comandante.
Il Principio
Con la sentenza in esame il Tar ha ritenuto la pretesa azionata fondata per le motivazioni che di seguito vengo riportate:
âla determinazione in base alla quale la Giunta del Comune intimato ha deciso di ripartire, fra i singoli componenti dellâUfficio di Polizia Municipale, talune materie ritenute rilevanti per la vigilanza del territorio disponendo che lâattività a costoro affidata doveva essere svolta previa informazione e direttive con gli assessori competenti contrasta in maniera palese con le lettere di cui agli articoli 2 e 9 della legge 65/1986 (da non ritenere abrogata dalla sopravvenuta legge 142/90) relativamente al rapporto tra gli organi elettivi del Comune ed il Comandante della Polizia Municipale.
Tali norme, infatti, hanno inteso tenere distinte le posizioni degli organi pubblici elettivi e quella dellâorgano tecnico dotato della necessaria professionalità (particolarmente nellâambito tecnico-operativo, pur essendo limitato alla sfera di competenza individuata dallâarticolo 9 cit.) ed hanno escluso ogni rapporto di subordinazione gerarchica e dotato il secondo della necessaria autonomia sul piano organizzatorio, in modo da differenziare e caratterizzare il peculiare apparato della polizia municipale rispetto alle altre ripartizioni organizzative svolgenti le ordinarie e istituzionali funzioni comunaliâ.
Autore
Dott.ssa Marta Dolfi
Data
lunedì 31 luglio 2006
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