Indici della Rassegna
Titolo
Espropriazioni di pubblica utilità : forme alternative di comunicazione tipiche dei procedimenti di massa
Abstract
(Consiglio di Stato, sent. agosto 2006)
Testo
Nel caso di approvazione del progetto esecutivo, con implicita dichiarazione di pubblica utilità , e di presenza di un numero complessivo dei soggetti espropriandi tale da rendere particolarmente gravosa la comunicazione personale, sussistono i presupposti di legge per le forme alternative di comunicazione tipiche dei procedimenti di massa.
A queste conclusioni è pervenuto il Consiglio di Stato nella sentenza in commento n. 4993 del 25 agosto 2006.
Ai sensi dellâart. 8 comma 3 della L. 241/90 lâamministrazione, qualora la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gravosa per il numero dei destinatari, può provvedere alla comunicazione dellâavvio del procedimento anche attraverso forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dallâamministrazione medesima.
Lâart. 8 rappresenta, quindi, una norma di chiusura dellâordinamento che in ipotesi marginali di procedimenti di massa, e al fine di evitare un pregiudizio per lâinteresse pubblico, ammette la possibilità di utilizzare forme alternative. La giurisprudenza del Consiglio di Stato ritiene applicabile la suddetta norma anche nei procedimenti per lâapprovazione del progetto di realizzazione di elettrodotto che coinvolge un elevato numero dei soggetti interessati dal passaggio della linea sui terreni di loro proprietà .
La sentenza in rassegna ha preso in esame, inoltre, le problematiche connesse alla localizzazione dellâopera pubblica e allâeventuale sindacato del giudice amministrativo.
Il Collegio ha ravvisato che in tema di dichiarazione di pubblica utilità di unâopera pubblica derivante ex lege dallâapprovazione del relativo progetto, la scelta eseguita dallâamministrazione è espressione dellâampia discrezionalità , sindacabile dal Giudice amministrativo esclusivamente sotto i profili dellâirragionevolezza e della contraddittorietà .
Nella localizzazione dellâopera pubblica, lâamministrazione non è tenuta a fornire le specifiche ragioni della scelta di un luogo piuttosto di un altro. Il giudice non ha, pertanto, possibilità di soprapporre una nuova comparazione degli interessi in gioco sostituendo lâesame precedentemente effettuato dallâente con una ulteriore valutazione tenuto conto che non è rimesso al Giudice amministrativo il merito della scelta salvo che questâultima risulti manifestamente illogica ad una prima analisi.
Autore
Dott. Paolo Felice
Data
venerdì 25 agosto 2006
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