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Indici della Rassegna

Titolo
La precarietà della struttura è sinonimo della caducità dell'intervento edilizio
Argomento
Edilizia e urbanistica
Abstract
(Consiglio di Stato, sent. settembre 2006)
Testo
Le opere concretizzatisi in interventi di tipo temporaneo, utilizzabili in - e per - un ristretto arco temporale non concretizzano ampliamento della volumetria e della superficie edificabile non intervenendo sul carico urbanistico.

Riprendendo l’orientamento consolidato ed uniforme secondo cui “le costruzioni che abbiano le caratteristiche della precarietà strutturale e funzionale, destinate sin dall’origine a soddisfare esigente contingenti e circoscritte nel tempo sono esenti dall’assoggettamento alla concessione” si è pervenuti a censurare il provvedimento di un comune di diffida all’inizio dei lavori indicati nella D.I.A.

La sentenza qui segnalata è conforme sostanzialmente a precedente intervento dello stesso giudice amministrativo che ha reputato illegittima l’ordinanza di demolizione di una struttura precaria, facilmente rimovibile per non costituire una trasformazione urbanistica del territorio considerato la finalità estrinseca di sopperire ad una necessità temporanea e contingente anche alla luce della irrilevanza della superficie e della particolarità della conformazione.

Certo la precarietà dell’intervento non dipende dalla natura dei materiali adottati, ma dalle esigenze che il manufatto è destinato a soddisfare, e cioè dalla stabilità dell’insediamento che sta a qualificare il carico effettivo e durevole sul territorio.

Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
mercoledì 27 settembre 2006
 
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