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Indici della Rassegna

Titolo
Il Fisco risponde verso il Comune della causa malcoltivata dagli uffici fiscali
Argomento
Enti locali
Abstract
(Corte di Cassazione, sent. settembre 2006)
Testo

Il fisco risponde verso il comune della causa malcoltivata dagli uffici fiscali.

La Corte di Cassazione Sez. Unite con la sentenza indicata in epigrafe è intervenuta sul rapporto che intercorre tra uffici pubblici, prendendo in esame le conseguenze della cattiva condotta di un Ente nei riguardi di un altro.

In primo luogo i Giudici hanno chiarito come la controversia riguardante la responsabilità aquiliana o contrattuale tra Enti è di natura privatistica per cui la competenza della spetta al giudice ordinario.

Infatti, l’oggetto del procedimento è la pretesa che l’Ente Locale ha nei confronti dello Stato ad essere risarcito per la negligenza della condotta tenuta dalla quale ne scaturisce una particolare responsabilità.

Chiarito questo punto, la Suprema Corte ritiene che un Ente (nel caso specifico il Comune) quando è chiamato a restituire un importo ad un privato per la cattiva e/o negligente condotta di un altro (l’ Amministrazione Finanziaria) ha diritto ad agire nei confronti di quest’ ultimo per ottenere il risarcimento.

Ogni Amministrazione è tenuta a compiere tutti gli atti necessari a tutela dell’ interesse pubblico e qualora viene meno a tale obbligo, la sua condotta non potrà ricadere su altri soggetti pubblici.

Nel caso esaminato il Ministero delle Finanze era stato condannato dalla Commissione Tributaria Provinciale a rimborsare ad una Società l’ INVIM da questa pagata.
L’ Amministrazione centrale non aveva impugnato il provvedimento, nonostante, nel periodo di decorrenza del termine per proporre opposizione, era intervenuta una decisione della Corte di Giustizia Ce favorevole all’ Ente.

A questo punto, una volta che il provvedimento era divenuto definitivo, l’ Amministrazione Finanziaria aveva intimato al Comune di rimborsare l’ imposta dovuto all’ impresa.


L’Ente Locale citava l’ amministrazione finanziaria innanzi al Giudice ordinario asserendo che qualora l’ Amministrazione si fosse comportata in modo diligente impugnando il provvedimento l’ esito della lite sarebbe stato evitabile.

Sia la Corte d’ Appello che la Suprema Corte hanno accolto tale tesi ritenendo l’Ente Centrale responsabile del comportamento e per questo obbligato a risarcire il Comune per tutte le somme da quest’ultima pagata alla Società in base al provvedimento della Commissione tributaria Provinciale.

In conclusione la Corte di Cassazione fa ricadere sul titolare del comportamento lesivo le conseguenze che ne scaturiscono riconoscendo all’ Ente chiamato a pagare il diritto al risarcimento per il danno provocato da altri.

Autore
Dott. Grasselli Stefano
Data
martedì 17 ottobre 2006
 
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