Indici della Rassegna
Titolo
Nel caso di estrema tenuità dell'abuso edilizio perpetrato è necessario l'avviso di avvio del procedimento al fine di trovare una soluzione equitativa
Argomento
Edilizia e urbanistica
Abstract
(Tar Campania, sent. novembre 2006)
Testo
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Campania, Napoli, sez. VI, sent. 3 novembre 2006, n. 9341
Il Fatto
La ricorrente si doleva della ordinanza di demolizione emessa nei suoi confronti dal Comune per aver realizzato nella struttura alberghiera di sua proprietà due finestre rettangolari in luogo di quelle ovali preesistenti.
La ricorrente adduceva, a sostegno del suo operato, non lâimpossibilità tecnica di reperire una intelaiatura quale quella originaria di forma ovale, ma soprattutto lâirrilevanza della modificazione rispetto allo stato dei luoghi atteso che lâaffaccio delle due finestre era intercluso in un terrazzino perimetrato da murature ai lati.
Il Principio
Con la sentenza in epigrafe i giudici amministrativi hanno rilevato che : âuna modifica esterna dello stato dei luoghi si sia comunque verificata (ed è astrattamente rilevante in zona tutta vincolata), ma la stessa, per il carattere intercluso dei luoghi di causa, sia così minima che, effettivamente, non appare ispirata dal principio apicale di proporzionalità , la scelta della amministrazione di disporre immediatamente la demolizioneâ.
Per le motivazioni sopra esposte i giudici evidenziano il rilievo della lamentata omissione della comunicazione di avvio procedimentale che per la estrema tenuità dei fatti di causa poteva essere utile â non sussistendo quelle ordinarie, legittime ragioni di ordinaria celerità nella repressione degli abusi â a sollecitare il contraddittorio fra le parti, al fine di trovare una soluzione razionalmente equitativa.
Per lâeccezionale particolarità della fattispecie, il ricorso è stato accolto e la ordinanza impugnata è stata annullata.
Data
venerdì 17 novembre 2006
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