Indici della Rassegna

AFFIDAMENTO DI INCARICO PROFESSIONALE

Contratti

(Corte di Cassazione, sent. gennaio 2007)

Riferimenti Giurisprudenziali:
- Corte di Cassazione, sez. I, sent. 26 gennaio 2007 n. 1752


Il contratto con cui la p.a. affida un incarico professionale deve essere redatto in forma scritta, elemento che è richiesto ad substantiam, escludendosi ogni possibilità di supplire alla detta forma attraverso comportamenti impliciti concretizzatisi nell’esecuzione dell’opera o nell’espletamento dell’incarico.
La legge sulla contabilità di stato, richiamata dalle norme in materia di contratti degli enti locali, impone che l’incarico avente ad oggetto opere complesse non può che essere suscettibile di accordi specifici, che richiedono la definizione dei vari elementi del rapporto, anche tenendo conto dell’eccezionalità del ricorso a tale sistema da parte dell’ente al fine di consentire l’identificazione del contenuto negoziale.
Chiaro quindi che l’esistenza di una deliberazione (o la determinazione dirigenziale) con la quale l’organo abbia impartito direttive per il (o abbia disposto che si pervenga al) conferimento di un incarico non può essere intesa quale proposta contrattuale, ma un atto con efficacia interna all’ente, che ha solo natura autorizzatoria ovvero momento di concertazione e presupposto per addivenire ad esprimere la volontà all’esterno.
La carenza del negozio è elemento idoneo a motivare l’inesistenza dell’obbligo dell’amministrazione di versare il compenso per l’eventuale attività svolta stante l’inidoneità, in assoluto, di uno scambio di corrispondenza ai fini di una valida conclusione del contratto d’opera professionale.
“L’’unica ipotesi di contratto validamente concluso da una P.A. per mezzo di corrispondenza, sia pure con l’osservanza della forma scritta, è quella dei contratti conclusi con ditte commerciali, valendo in ogni altro caso l’obbligo della forma scritta e coeva sottoscrizione a pena di nullità”.

Avv. M. T. Stringola

mercoledì 28 febbraio 2007