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Indici della Rassegna

Titolo
ESPROPRIAZIONE E GIURISDIZIONE
Argomento
Espropri
Abstract
(Consiglio di Stato, sent. giugno 2007)
Testo
Richiamando un recente intervento della stessa sezione (sent. n. 2582/2007) il Supremo Consesso conferma che la giurisdizione amministrativa in materia espropriativa è riconosciuta non solo se sia gravato un atto del procedimento amministrativo ma laddove si voglia la tutela del diritto di proprietà in presenza di un comportamento della p.a. che sia attuativo della funzione pubblica.
Detta correlazione con la unzione pubblica si ha anche quando l’azione risulti caratterizzata da comportamento omissivo e la pubblica amministrazione possegga il bene in piena inosservanza dei principi di diritto che regolano i procedimenti espropriativi, ma sia palese che la procedura sia stata originata da atti pienamente in linea con le norme.
La giurisdizione civile si individua solo laddove la pubblica amministrazione abbia agito “ per le vie di fatto”
Il Consesso passa poi ad esaminare l’aspetto che in questo frangente sta interessando gli studiosi : l’esistenza o la definitiva abolizione dell’istituto di creazione pretoria dell’accessione inverita.
Secondo la Sezione non è più ammissibile l’istituto dell’accessione invertita, sia perché non conforme ai principi della convenzione europea sui diritti dell’uomo, sia perché l’art. 43 del T.U. 327/2001 attribuisce all’amministrazione il potere di acquistare la proprietà del bene con atto formale di natura ablatoria e sanante solo al termine di un procedimento in cui sia data garanzia della valutazione degli interessi contrapposti.
Si legge che lo stesso Comitato dei Ministri della Commissione Europea nella sessione del 13/14 febbraio 2007 ha avuto modo di conoscere le violazioni sistematiche dei diritti di proprietà derivati dalle espropriazioni indirette in Italia confermando che solo con il procedimento di cui al citato art. 43 del D.lgs si può contestuale procedere all’ablazione ed all’ acquisire del diritto di proprietà.
Ne consegue che dalla disposizione dell’art. 43 deriva l’obbligazione per la p.a. alla restituzione del terreno occupato.
Diversamente la p.a. può acquisire la proprietà dei beni o al termine del procedimento che si conclude fisiologicamente con l’emanazione del decreto d’espropriazione o con il contratto di cessione del bene espropriato
O, se vi è patologia, solo a compimento del procedimento di cui al citato articolo 43 del D.Lgs 237/2001.
Innovativamente rispetto al precedente orientamento il Consiglio di Stato ha reputato applicabili i principi dell’art. 43 anche ai procedimenti antecedenti all’entrata in vigore del 327/2001 atteso che il disposto in analisi si “ riferisce a tutti i casi di occupazione sine titolo anche a quelle già sussistenti alla data di entrata in vigore del testo unico”
L’art. 57 se ha previsto norme transitorie per i procedimenti incorso “non ha limitato neanche per implicito l’ambito di applicazione dell’art. 43 che è “opposto a quello delle norme che riguardano i procedimenti in corso” .


Autore
Avv. M.T. Stringola
Data
sabato 30 giugno 2007
 
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