Indici della Rassegna
Titolo
DESTINAZIONE DâUSO DI IMMOBILE
Abstract
(Tar Lazio â Latina, sent. luglio 2007)
Testo
Riferimenti Giurisprudenziali:
- Tar Lazio â Latina, sez. I â sentenza 20 luglio 2007 n. 531.
Il Fatto
I proprietari di un fabbricato composto da quattro locali attualmente adibiti ad esercizi commerciali, situato in zona B3, propongono ricorso per lâannullamento del provvedimento di diniego su richiesta di concessione edilizia per cambio di destinazione dâuso da negozi ad ufficio pubblico. I proprietari, infatti, avendo in corso trattative con le Poste Italiane S.p.A. per adibire i menzionati quattro locali commerciali ad Ufficio Postale, necessitavano, per la nuova destinazione dâuso, di riunire gli stessi in un solo ufficio.
A motivo del ricorso adducono che il cambio di destinazione dâuso è compatibile con la zona residenziale in cui ricade lâimmobile, senza necessità di alcuna valutazione in ordine allâimpatto dellâopera con le esigenze della viabilità .
Il Principio
âIl Collegio ritiene il ricorso infondato. Lâart. 1, infatti, delle norme di PRG del Comune ammette nella zona âBâ la costruzione di edifici con destinazione dâuso per residenze, uffici, studi professionali, alberghi, negozi, istruzione e cultura, autorimesse private. Sempre nelle zone âBâ, ma al di fuori del centro storico, possono essere ammesse, purché a giudizio dellâautorità comunale non ne derivi disturbo o molestia e purché la viabilità esistente sia adeguata alle relative esigenze, anche la costruzione di edifici per case di cura, laboratori, stazioni di servizio, magazzini, culto, istruzione, mercati rionali, motels, distaccamenti di polizia, carabinieri, ecc. â.
Dalla lettura di tale articolo, si evince come si sia voluto discernere gli interventi per i quali il cambio di destinazione dâuso lasci immutati i carichi urbanistici connessi alla viabilità , da quelli per i quali lâimmutazione dellâuso siffatti problemi può causare. Nel primo caso, gli interventi non devono scontare alcun giudizio di compatibilità con le esigenze della viabilità ; nel secondo, invece, il progetto sconta una valutazione discrezionale di adeguatezza al contesto del traffico urbano e della capacità ricettiva dellâarea in cui il manufatto ricade.
Nel caso di specie, lâintervento progettato dai ricorrenti prevedeva il cambio di destinazione dâuso da commerciale a direzionale. Correttamente pertanto lâAmministrazione Comunale ha acquisito dal comando dei Vigili Urbani il parere sulla compatibilità del singolo intervento con la viabilità esistente nella zona al fine di valutare la specifica capacità funzionale dellâopera. I puntuali elementi di fatto allegati dal Comune in ordine alle caratteristiche funzionali e strutturali della viabilità esistente in loco fanno ragione sulla non arbitrarietà ed illogicità del giudizio formulatoâ
Il Tar Lazio â sez. Latina â, per i motivi suesposti, respinge il ricorso.
Autore
Dott. Roberto Bongarzone
Data
mercoledì 15 agosto 2007
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