Indici della Rassegna
	
	    Titolo
	    REVOCA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE  
 
	 
	
	
	    Abstract
	    
Riferimenti Giurisprudenziali:
-	CGA Sicilia, Sent 31 Dicembre 2007,  n. 1175
Riferimenti normativi:
- L. 142/1990 â  D. Lgs. 267/2000 
 
	 
	
	    Testo
	    
La revoca del Presidente del Consiglio comunale è legittima solo se prevista dallo statuto dellâEnte Locale.
Il Presidente del Consiglio Comunale è lâorgano istituzionale che ha il compito di garantire il corretto funzionamento dellâassemblea.
Per la sua qualità come garante dellâattività collegiale, il Presidente non esercita alcun intervento di attuazione dellâindirizzo politico, ma come qualsiasi organo rappresentativo è espressione della volontà dellâEnte.
La sua elezione non è altro che espressione della fiducia dellâAssemblea nei confronti di un soggetto in grado di assicurare quella garanzia e neutralità caratteristiche del ruolo da ricoprire.
In questo suo compito, viene meno ogni rapporto con la parte politica di appartenenza e con la maggioranza che lo ha nominato per divenire i Presidente esclusivamente espressione del suo ufficio a favore dellâintero organo collegiale.
Per il ruolo ricoperto, i comportamenti dovranno essere improntati al rispetto dei nuovi obblighi legati allâincarico, la violazione dei quali giustifica  lâeventuale cessazione dalla carica.
  
Lâaspetto che emerge è però lâassenza di qualsiasi norma statale circa la durata in carica del Presidente del Consiglio comunale e le eventuali ipotesi di cessazione dallâincarico.
Nel silenzio normativo, nulla esclude che lâatto che regolamenta la vita dellâEnte Locale ossia lo statuto possa tipizzare e disciplinare la revoca del Presidente.
Lo statuto è infatti il documento che definisce organi, compiti e modalità di funzionamento dellâEnte comunale esprimendo la fonte costitutiva dellâordinamento che vincola gli organi al rispetto delle regole in esso indicate. 
Pertanto, pur a fronte di un vuoto legislativo, la normativa interna è in grado di prevedere tra le altre, le ipotesi per proporre una mozione di sfiducia nei confronti del rappresentante dellâorgano eletto.
Nulla esclude che i regolamenti comunali possano disciplinare il procedimento circa lâapplicazione dellâistituto, ma tale intervento è legittimo solo se esiste una norma allâinterno dello statuto che lo preveda.
 Nellâipotesi in cui lo statuto non stabilisca nulla al riguardo, non sarebbe possibile, ad avviso dei Giudici Amministrativi, trovare la giustificazione del provvedimento dellâAssemblea nei principi fondamentali desumibili dal sistema vigente.
Solo lâesistenza di una regolamentazione legittima il Consiglio Comunale ad adottare il provvedimento che trova fondamento nello statuto  quale legge fondamentale dellâEnte Locale. 
 
	 
	
	    Autore
	    Dott. Grasselli Stefano 
	 
	
	    Data
	    martedì 15 gennaio 2008 
	 
 
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