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Indici della Rassegna

Titolo
DESTINAZIONE URBANISTICA ED ESPROPRIAZIONI
Argomento
Espropri
Abstract
Riferimenti Giurisprudenziali: - Cassazione Civile 12 marzo 2008 Riferimenti Normativi: - art. 5 bis D.L. 333/1992
Testo

E’ illegittima la determinazione dell’indennità di espropriazione, ovvero del risarcimento del danno da accessione invertita, nell’ipotesi in cui pur espressamente qualificato il terreno oggetto di occupazione come legalmente inedificabile il CTU abbia considerato il valore di mercato del medesimo terreno quale "suolo legalmente trasformato per l'esercizio di attività terziarie".
Così argomentando si sono violati i principi, consolidati in giurisprudenza sin dalla sentenza della Suprema Corte di Cassazione n. 172 del 2001, secondo cui in conseguenza della disposizione di cui all’art. 5 bis del D.L. 333/1992 (conv., con modif., nella L. 8 agosto 1992, n. 359) non è configurabile un tertium genus fra suoli edificabili e suoli non legalmente edificabili “e il regime urbanistico cui va fatto riferimento, ai fini della determinazione dell'indennità dovuta, è quello vigente al momento del verificarsi della vicenda ablativa”.
La distinzione tra suoli legalmente edificabili o non edificabili rileva, quale distinzione fondamentale nella disciplina di settore, in ogni sede in cui debba procedersi alla stima di suoli ai fini del calcolo delle indennità espropriative.
Parimenti la quantificazione del risarcimento del danno calcolato in sede di emanazione del provvedimento acquisitivo ex art. 43 DPR 327/2001 di un terreno sottoposto a vincolo di inedificabilità assoluta va effettuata sulla base del valore di mercato equiparato ad un terreno agricolo.


Autore
Avv. M. T. Stringola
Data
martedì 15 aprile 2008
 
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