Centro della Valle del Tevere è situato su di un'alta rupe tufacea, circondata a nord ed a est da un'ansa del fiume e a sud dal solco del suo affluente torrente Rio Paranza. L'insediamento umano nella zona di Orte risale all'età paleolitica; ciò è provato da alcuni oggetti di pietra, asce e punte di freccia, conservati nel Museo Pigorini di Roma. L'origine di Orte resta comunque una questione alquanto controversa, come l'etimologia del suo nome. Reperti presenti nei musei Etrusco - Gregoriano e Vaticano, rinvenuti in necropoli ora scomparse ed in quella tuttora esistente di Civita deserta (oggi Villa Pinciana, sul colle San Bernardino), attestano che Orte fu etrusca. Nel periodo romano venne adattata a municipio, lasciata libera di autogovernarsi ma senza diritto di votare le leggi. Nel periodo agusteo furono edificate molte opere pubbliche. Orte fu occupata dai Goti, dai Bizantini e dai Longobardi e, nell'VIII secolo entrò a far parte del patrimonio di San Pietro in Tuscia, staccatasi dal primitivo corpo della Tuscia Bizantina e Longobarda. Nel 1200 fu compilato il primo statuto, rinnovato nel 1395 e confermato successivamente dai papi Nicola V, Sisto V, Innocenzo VIII. Tra le chiese di particolare interesse ricordiamo la Basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Pietro , di San Biagio, di Sant'Angelo e di Sant'Agostino. Tra i palazzi di pregio meritano una visita La Rocca e il Palazzo Alberti. Ricordiamo inoltre il Ponte di Augusto costruito intorno alla metà del XII secolo e il Museo Diocesano di Orte.