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Elettrodotti

Energia, inquinamento elettromagnetico

Settore
UNITÀ DI PROGETTO TUTELA DEL TERRITORIO - Unità di progetto tutela del territorio
Dirigente
Manili Francesca - f.manili@provincia.vt.it
 
Servizio
Autorizzazione Unica ex Decreto Lgs 387/2003 - Energia - Verifica impianti termici - Inquinamento acustico ed emittenti radiofoniche
Responsabile Del Servizio
Pozzi Alessandro - 0761 313360 - a.pozzi@provincia.vt.it
 
Responsabile dell'ufficio
Pozzi Alessandro - 0761 313360 - a.pozzi@provincia.vt.it
Indirizzo
Via Aurelio Saffi, 49 - Viterbo
Telefono
0761 313360

Elenco Dipendenti Ufficio

Solinas Marta
m.solinas@provincia.vt.it
Telefono : 0761 313322
 
 

Modulistica Associata

Norme di riferimento:

  • Leggi Regionali n. 4 e 5 del 1997;
  • D.G.R. 04/08/1998 n. 4312;
  • Legge Regionale 42/90;
  • Legge Regionale14/1999.

Funzioni

L'ufficio si occupa del rilascio delle autorizzazioni alla costruzione ed al ripotenziamento degli elettrodotti fino a 150.000 Volts, come stabilito dalle Leggi Regionali n. 4 e 5 del 1997, dalla D.G.R. 04.08.1998 n. 4312 e dalla L.R.14/99. La costruzione e l'esercizio quindi di linee ed impianti per il trasporto, la trasformazione e la distribuzione di energia elettrica di tensione nominale di esercizio fino a 150.000 volt, la realizzazione di opere accessorie, nonché le varianti di linee ed impianti esistenti sono soggetti ad autorizzazione provinciale, secondo quanto disposto dall'art.121 della L.R.14/99 con successive modifiche ed integrazioni.

Il provvedimento di autorizzazione relativo agli impianti aventi tensione nominale superiore a 1.000 volt e fino a 30.000 volt compresi, attribuisce la facoltà all'istante senza ulteriori richiesta di autorizzazioni di realizzare nuovi impianti, rifacimenti e modeste varianti con tensione inferiore o pari a 1.000 volt che si diramino da un impianto autorizzato, entro un raggio di 2.000 metri, fermo restando le prescrizioni di cui all'art. 6 della L.R. 42/90. Il rilascio dell'autorizzazione è subordinato al rispetto delle prescrizioni dettate dall'autorità competente in conformità con le direttive della vigente normativa.

  1. Non è soggetta ad autorizzazione la realizzazione delle seguenti opere ed interventi:
    1. opere relative alle linee ed impianti di trasporto, di trasformazione e di distribuzione di energia elettrica la cui tensione nominale sia superiore a 1000 volt ma inferiore o uguale a 20.000 volt e la cui lunghezza non sia superiore a 500 metri;
    2. opere accessorie, varianti, rifacimenti delle linee ed impianti elettrici la cui tensione nominale sia superiore a 1000 volt ma inferiore o uguale a 20000 volt a condizione che gli stessi interventi non modifichino lo stato dei luoghi;
    3. interventi di manutenzione ordinaria delle linee ed impianti elettrici esistenti.
  2. Gli esercenti di linee ed impianti elettrici che intendano realizzare le opere e gli interventi di cui al comma 1 lettere a) e b), ne danno comunicazione alla provincia interessata almeno trenta giorni prima dell'inizio dei lavori, allegando le valutazioni tecniche del competente organo di controllo relative all'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
  3. Gli esercenti delle linee ed impianti elettrici di cui al comma 1, lettere a) e b), trasmettono semestralmente ai comuni interessati ed alla Provincia, l'elenco delle nuove linee da realizzare, corredato dalle relative planimetrie e della autocertificazione di conformità alle vigenti normative.
  1. bis. Gli esercenti le linee di impianti elettrici hanno la facoltà di inserire nella procedura di cui ai commi 2 e 3 le linee con tensione nominale inferiore o pari a 1000 volt ove ne ravvisino la necessità.

La Regione Lazio con Legge n. 14/99 all'art.114 ha attribuito alle Province la competenza per la valutazione dei progetti di risanamento nonché la vigilanza sull'osservanza dei limiti e dei parametri previsti dalla normativa vigente in materia di tutela dall'inquinamento elettromagnetico e sull'esecuzione delle azioni di risanamento in relazione ai seguenti impianti:

  1. impianti di radio comunicazione destinati alle telecomunicazioni satellitari ed alla radar-localizzazione ad uso civile;
  2. impianti di tratta di ponti-radio e ripetitori di ponti-radio;
  3. elettrodotti aventi tensione fino a 150.000 Volts .

La Provincia di Viterbo, dopo aver contattato tutti e 60 i Comuni, ha accertato che solamente un 10% deve valutare, a seguito di specifiche misurazioni effettuate dall'Agenzia Regionale Protezione Ambientale Lazio (via Monte Zebio snc a Viterbo), la possibile stesura di specifici progetti di risanamento per l'inquinamento elettromagnetico.

 
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