Etruschi
Descrizione
Luogo di ricerche e scavi dell'Istituto Svedese che vide l'opera appassionata del re Gustavo VI Adolfo di Svezia fu uno dei centri interni della lucumonia di Tarquinia. L'abitato, oggi solo un campo deserto, è su una dorsale di tufo che si erge sul lato meridionale dalle acque del fiume Vesca con alte rupi a precipizio alte oltre 40 m. Tre grandi fossati, intervallano il pianoro che conserva ben visibili i resti di un castello del XIII secolo della potente famiglia dei Di Vico e della modesta chiesetta dedicata al Santo di Narni che dà il nome alla località . Capanne di forma ovale documentano l'occupazione del sito fin dall'Età del Bronzo, cui succede, sempre in capanne, l'Età del Ferro. Conservati sotto tettoie sono visibili i resti di diverse abitazioni etrusche realizzate in blocchi di tufo che sono assieme a quelle di Acquarossa (Ferento) tra le più antiche testimonianze dell'architettura domestica italica ed etrusca (VI sec. a.C.). Un primo consistente gruppo di abitazioni si trova nel cosiddetto "Borgo" riunite ai lati di stretti vicoli con, nei pressi, pozzi e pestarole; l'altro nella parte più interna del promontorio ove sono ben visibili le fondamenta di una abitazione a due ambienti posti l'uno dietro l'altro. Nel vano posteriore ai lati corre una bassa banchina costituita da un omogeneo strato di ciottoli fluviali ingegnoso espediente per difendersi dall'umidità che richiama i ciottoli presenti nella tomba della Capanna (VII sec. a.C.) a Cerveteri. Resti di mura sono nei lati meno provvisti di difesa naturale e particolarmente sul fossato antistante il Castello. Nella valle del fosso Pietrisco sono i resti dei pilastri di un ponte, tra i più antichi d'Italia, a blocchi di tufo con il passaggio in tavolato. Attorno all'abitato numerose tombe a fossa, a tumulo, a camera, (VII - III sec. a.C.) sfruttano i pianori e le rupi. Molte hanno gli ambienti modellati e scolpiti ad imitazione dell'architettura domestica. Esse si addensano particolarmente sulle alture di Grotta Tufarina, Porzarago, le Grotticelle, il Vignale, Castellina Cammerata, Pontesilli e Montevangone.
Testo: P. GIANNINI (Ass.ne Guide Turistiche prov. di Viterbo)
Fotografie
Giovenale
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