Piccolo centro di vivo interesse sia per la posizione del paese immerso nella verde cornice dei Cimini sia, soprattutto, per l'attrattiva di carattere storico-artistico e urbanistico che offre l'Abbazia; l'edificio, innalzato alla fine del XIII secolo dai Cistercensi di Pontigny, ebbe grande influenza sullo sviluppo dell'architettura medioevale viterbese e presenta caratteri architettonici gotico-cistercensi assai evoluti. Accanto alla Abbazia sorge il Palazzo Doria Pamphilij, eretto incorporando parte dell'ex convento (portale romanico), da Donna Olimpia Maidalchini-Pamphilij, cognata di Innocenzo X; completamente ristrutturato nel 1652 da vari maestri tra cui il Bernini, è oggi elegante centro congressuale con alcuni saloni con ricchi soffitti lignei, fregi in affresco e un camino monumentale. Ma l'interesse principale di S. Martino risiede nel borgo nel suo complesso, in quanto il nucleo originario medioevale fu completamente rinnovato, secondo i canoni urbanistici del XVII sec., da Marcantonio de' Rossi, su incarico di Innocenzo X.