La cittadina fu citata per la prima volta nella bolla papale del IX sec a. C. dal papa Leone IV. Ha ospitato agli inizi dell'800 Luciano Bonaparte a cui venne conferito il titolo di principe di Canino, i cui monumenti funebri si trovano nella cappella Bonaparte, all'interno della collegiata dei SS. apostoli Giovanni e Andrea risalente alla fine del 700. Nella chiesa si possono ammirare alcune tele barocche di Domenico Corvi e Monaldo Monaldi, e una Natività della scuola del Perugino. Rilevante è il castello Farnese ristrutturato ai primi dell'800 sui disegni dell'architetto Valadier. Infine il Castello di Vulci (sede del Museo nazionale etrusco) con il ponte della Badia, il parco Archeologico e naturalistico di Vulci e le rovine della Rocca medievale di Castellardo. Collocata sulla piazza all'interno del centro storico del paese è la fontana dodecagonale, opera cinquecentesca realizzata su disegno di Jacopo Barozzi detto il Vignola. Tra gli edifici di pregio nel centro storico di Canino si ricordano le chiese di Santa Maria della Neve, il palazzo Miccinelli, il palazzo Bonaparte, il palazzo Comunale e la rocca Farnese. Tra gli edifici di culto meno imponenti si ricordano le chiese di Santa Croce, del Suffragio e la basilica della Madonna del Tufo.