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Comuni - Comune

Comune di SORIANO NEL CIMINO

Stemma SORIANO NEL CIMINO
Comune
SORIANO NEL CIMINO
Codice Istat
12056048
Cap
01038
Indirizzo
P.zza Umberto I, 12
Telefono
0761 7421
Fax
0761 742900
E-Mail
sindaco@comune.sorianonelcimino.vt.it
PEC
puntocomunesoriano@pec.it
Proloco
piazza Umberto I, 8 (Comune), 01038 - Tel. 0761 746001
Email : info@prolocosoriano.it | http://www.prolocosoriano.it

La città sembra sia stata abitata già nel paleolitico e, al tempo degli Etruschi era già un fiorente centro molto popolato (come dimostrano i numerosi reperti archeologici ritrovati nelle zone circostanti). Anche il nome deriva direttamente dall'etrusco: “surus”, bosco, e “ianus”, luogo, e cioè “luogo boscoso”. Fu poi la volta dei Romani che, con l'attraversamento della Selva Cimina, nel 310 a. C., lo misero al centro di importanti vie di comunicazione. Nei secoli successivi fu attraversato dai Goti, dai Longobardi e dai Saraceni e finalmente entrò a far parte dello Stato Pontificio. Nel XIII secolo il feudo venne concesso ai Guastapane ed ai Pandolfi e, successivamente agli Orsini. Questa famiglia rappresentò molto per Soriano e sembra che Nicolò III Orsini morì proprio qui, nel 1280. Il passaggio dei Bretoni, devoti all'antipapa, rappresentò uno dei periodi più infausti per il paese. Più tardi il feudo tornò sotto la tutela della Camera Apostolica e fu poi proprietà dei Di Vico, dei Colonna e degli Sforza per tornare, nel 1440, tra i possedimenti della Santa Sede. Innocenzo VIII affidò il feudo ai Borgia ai quali seguirono i Della Rovere, i Caraffa e i Madruzzo. Finalmente fu la volta degli Albani, sotto i quali divenne principato, e a loro si deve tutta una serie di migliorie architettoniche ed urbanistiche. Il simbolo della città è il Castello voluto da papa Niccolò III Orsini che lo fece edificare nel XIII intorno ad un antico castello dei Guastapane - Pandolfo, cacciati perché accusati di eresia. Tra le ville rinascimentali di pregio ricordiamo il Palazzo Albani Chigi e la Fonte Paracqua che progettati dal Vignola, per volontà del cardinale Madruzzo nel XVI secolo furono successivamente ampliati dalla famiglia Albani (XVIII secolo). Tra le chiese di pregio ricordiamo laCollegiata di San Nicola, quella di Sant'Eutizio, quella della SS Trinità, o di Sant'Agostino e la piccola basilica di San Giorgio.

Da vedere / visitare
Strutture Culturali
Strutture Ricettive
 
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