"Misteri di Santa Cristina": la sera del 23 luglio e la mattina successiva, su occasionali palchi nel centro storico, una decina di quadri plastici rievocano le tribolazioni cui venne sottoposta la giovane Cristina (da cui uscì indenne), al tempo delle persecuzioni di Diocleziano, agli inizi del IV secolo, fino al momento della morte sotto le frecce dei carnefici guidati dal padre. Queste rappresentazioni teatrali, affidate a improvvisati attori del posto, derivano da un culto popolare in passato ben più articolato. Il testo della "Passio" di Cristina, risalente al V secolo, ebbe una grande fortuna letteraria e su quel primitivo canovaccio, nel Medioevo e nel Rinascimento, furono imbastite molte "sceneggiature" di sacre rappresentazioni. La sera del 23 la statua della martire viene portata in processione e lungo il percorso, su palchi precedentemente allestiti, di un centinaio di personaggi in costume, silenziosi e immobili, rappresentano in quadri plastici i supplizi, detti "Misteri", a cui fu sottoposta Cristina: galleggia sulla pietra del lago; il supplizio della ruota; il carcere; il supplizio della fornace; i diavoli che attendono la morte del crudele padre per rapirne l'anima; la flagellazione; la distruzione degli idoli spezzati; le aspidi; la morte per saette; la deposizione nel sepolcro. Manifestazioni collaterali: concerti, spettacoli all'aperto.
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