Paese situato su una parete della collina che prende il suo nome, offre una meravigliosa visione panoramica di tutta la valle del Tevere e del lago di Alviano, con i monti Amerini che appaiono in lontananza. Caratteristico il centro storico che, circondato dalle moderne abitazioni, ospita una miriade di piccole casette antiche che si stringono saldamente tra di loro. Abitato fin dall'epoca preistorica (fatto confermato dal ritrovamento di numerosi utensili) divenne in breve tempo un fiorente centro etrusco, subendo negli anni le invasioni romane e barbariche. Il paese vero e proprio, così come ci appare oggi però, venne fondato non prima del XIV secolo, ad opera di alcuni abitanti che, fuggiti da Paterno, distrutta dai Monaldeschi nel 1351, si unirono alle poche persone che vivevano sparpagliate sulla collina già dal secolo XI. Nei periodi successivi vide il succedersi di più famiglie, per lo più in lotta tra loro e contro la Chiesa, fino a quando non arrivarono i Farnese, che vollero includere la città nel ducato di Castro. Tra le ricche testimonianze architettoniche quelle di maggior pregio sono la collegiata di San Filippo e Giacomo (terminata nel 1630), la rocca Monaldeschi (edificata nel XIII secolo) e la chiesa campestre della Madonna della Neve che, voluta da Alessandro VI agli inizi del Cinquecento, è famosa per gli originali rituali cui era testimone in passato.